Nasconde il cadavere della madre per mesi per incassare la pensione

Aveva occultato il corpo in una cassapanca. 55 a giudizio

nasconde il cadavere della madre per mesi per incassare la pensione
Mondragone.  

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di una donna di 55 anni residente a Mondragone, in provincia di Caserta, con l'accusa di aver occultato il cadavere della madre, presumibilmente con il fine di continuare a riscuotere la pensione dell'anziana. Il macabro ritrovamento è avvenuto nell'appartamento che le due donne condividevano in via Salvatore Razzino.

La Macabra Scoperta e l'Accusa di Truffa

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la morte dell'anziana genitrice – non autosufficiente – risalirebbe a un periodo compreso tra ottobre e novembre del 2023. L'accusa sostiene che, subito dopo il decesso, la figlia avrebbe messo in atto un piano per nasconderne il corpo: il cadavere sarebbe stato avvolto in un nastro da imballaggio e poi celato all'interno di una cassapanca in una stanza dell'abitazione. L'obiettivo, secondo la tesi della Procura, era quello di continuare a incassare indebitamente la pensione della madre, configurando l'ipotesi di truffa ai danni dello Stato.

L'Ombra dei Maltrattamenti Pregressi

Le indagini hanno fatto emergere un quadro ancora più grave, estendendo le accuse anche a presunti maltrattamenti in famiglia avvenuti quando l'anziana era ancora in vita. La donna, a causa della sua non autosufficienza, era totalmente dipendente dalla figlia 55enne. Stando a quanto sarebbe emerso dalle attività investigative, l'anziana madre sarebbe stata progressivamente privata della libertà personale: chiusa in casa, le sarebbe stata preclusa ogni possibilità di contatto con l'esterno, persino con l'altra figlia. Un isolamento che, secondo la Procura, si configurerebbe come maltrattamento.

Il Prossimo Passo Giudiziario

Al termine della complessa attività investigativa, la Procura ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per la 55enne. Sarà ora compito del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere valutare gli elementi raccolti e decidere se accogliere la richiesta, aprendo così un processo formale a carico dell'imputata. La vicenda ha destato grande scalpore nella comunità di Mondragone, portando alla luce un dramma familiare con risvolti penali inquietanti.