Disabile e malata di Aids, non è stata accettata nella scuola media Statale in provincia di Caserta. A sollevare il caso è stato "Avvenire" che ha pubblicato in prima pagina la lettera inviata dalla famiglia affidataria al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Una denuncia pubblica che ha sollevato tante reazioni. Ed è proprio il ministro Giannini che ha fatto sentire la sua voce: “Quella bambina entrerà in classe nei prossimi giorni. E se il dirigente scolastico che ha rifiutato la sua iscrizione", lo ha fatto "non per un ritardo tecnico, ma per altro, allora pagherà per le sue responsabilità".
La mamma affidataria di Francesca ha raccontato la storia. La bimba proviene da una "famiglia che vive in condizioni di gravissima emarginazione sociale ed economica. Ha frequentato una scuola fino allo scorso anno, dove nessuno si è reso conto, o ha fatto finta di non rendersene conto, della situazione.
“Il 3 febbraio Francesca è arrivata in ospedale quasi morta - racconta Fortuna la mamma affidataria - aveva avuto un infarto. A 10 anni pesava 16 chili. E' lì che la malattia è stata conclamata: prima, in dieci anni, nessuno se ne era accorto. E' stata ricoverata per quattro mesi. Dopodiché le istituzioni si sono rese conto che quella famiglia non era in grado di curarsi di lei: doveva prendere 12 medicine al giorno ed essere seguita con molta attenzione".
Il 17 giugno Francesca è entrata in questa famiglia, che ha iniziato a cercare una scuola. "All'inizio nessun problema, il preside si è detto pronto ad accoglierla. Poi, il 4 settembre, quel sì si è trasformato in un diniego: ufficialmente, non c'era posto per lei, troppi iscritti. Poi la lettera al ministro Giannini: "oggi mi ha chiamato l'ispettrice dell'Ufficio scolastico regionale - spiega la donna - stupita e dispiaciuta per il clamore mediatico di questa vicenda, che lei considerava risolta. Adesso sta contattando i vari presidi delle scuole limitrofe e sicuramente qualcuno adesso sarà pronto ad accogliere questa bambina. Ma la violenza subita e l'offesa ai diritti non saranno cancellati facilmente".
