La pen drive dei segreti, scoperto il poliziotto infedele

Una pennetta rossa a forma di cuore con brillantini conteneva i segreti del clan

Caserta, la procura antimafia ha individuato il poliziotto che si sarebbe impossessato della pennetta di Zagaria e poi l'ha rivenduta a un imprenditore vicino al clan

Caserta.  

Nuovi sviluppi sulla vicenda della pen drive in possesso del superboss Michele Zagaria fino a pochi minuti prima della sua cattura avvenuta a Casapesenna e poi misteriosamente scomparsa. Ora, sarebbe stato identificato dagli inquirenti il poliziotto infedele che si era impossessato della pen drive e l'avrebbe poi venduta ad un imprenditore vicinissimo al clan.

I segreti di Zagaria erano chiusi in una pennetta usb rossa a forma di cuore tutta piena di brillantini swarosky. Secondo quanto sta emergendo dal procedimento giudiziario avviato dalla Procura Antimafia di Napoli, il poliziotto che ne era venuto in possesso nel bunker di via Mascagni dove era nascosto il capo dei capi di Casapesenna, l'avrebbe riconsegnata alla famiglia per la cifra di 50mila euro attraverso un noto imprenditore della zona. Nel fascicolo spunta il nome dell'agente indagato, uno stretto collaboratore dell’ex capo della squadra mobile di Napoli, il primo dirigente Vittorio Pisani, quest’ultimo comunque estraneo ai fatti contestati. Secondo i teoremi dell’accusa non siamo davanti a una trattativa stato mafia, ma difronte a una sorta di  compravendita di segreti.  Un’inchiesta che resta aperta, che fa i conti anche con testimonianze incrociate, quella di una donna in particolare che ai magistrati ha dichiarato di essere in grado di riconoscere il poliziotto infedele. 

rostri