Mazzette nel casertano: in manette politici e imprenditori

Otto persone sono finite in carcere e tredici ai domiciliari

Appalti nella gestione dei rifiuti: maxi blitz dei carabinieri di Maddaloni

San Felice a Cancello.  

Ventuno persone - amministratori e impiegati del Comune di San Felice a Cancello, il comandante della polizia municipale e imprenditori - sono finite in manette per il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di delitti di pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione.

Fra gli altri, sono stati contestati fatti di corruzione, di falso in atto pubblico, di turbativa d'asta, ancora una volta legati alla gestione dei rifiuti. In particolare, è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere nei riguardi di De Lucia Pasquale, consigliere provinciale e sindaco del comune di San Felice a Cancello; Auriemma Felice, responsabile ufficio tecnico comune di San Felice a Cancello: De Lucia Andrea, imprenditore: Scarano Francesco, Comandante polizia municipale; Petrone Francesco, vicesindaco e assessore all'ambiente; Basilicata Antonio, responsabile settore rifiuti; Balsamo Massimo, imprenditore settore rifiuti; De Lucia Clemente, consigliere comunale; mentre, è stata adottata la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Di Giunta Rita Emilia Nadia, Dirìgente della provincia di Caserta, e dieci imprenditori. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere. 

Le indagini sono state avviate nel dicembre 2013 a seguito dell'esplosione di un ordigno artigianale nella frazione Polvica del Comune di San Felice a Cancello, che danneggiava il vivaio di proprietà dell'aggiudicatario dei lavori di posizionamento di piante ornamentali in quel centro.

Redazione ce