Una messa in memoria di don Salvatore d’Angelo

Celebrazione del vescovo Pietro Lagnese in ricordo del fondatore del villaggio dei ragazzi

una messa in memoria di don salvatore d angelo

Il Vescovo Pietro Lagnese celebra la Messa “in memoria” di Don Salvatore d’Angelo”, sacerdote e fondatore del villaggio dei ragazzi

Maddaloni.  

In occasione dei 101 anni dalla nascita di don Salvatore d’Angelo (1920 - 2021), nella chiesa di Santa Maria della Pace del villaggio dei ragazzi, è stata celebrata una santa messa in suo ricordo.

A presiedere la liturgia Pietro Lagnese, neo Vescovo della diocesi di Caserta, insieme a da don Leonardo Cuccurullo e don Andrea l’Afflitto, parroci della chiesa dell’Annunziata, don Edoardo Santo, parroco della chiesa di Santa Maria Immacolata, don Marco Zuppardi, parroco della parrocchia di Nostra Signora di Loreto e don Enzo Carnevale, parroco della chiesa del Corpus Domini.

Presente Andrea De Filippo sindaco della Città di Maddaloni e Felicio De Luca commissario straordinario della opera maddalonese.

"La vita di colui cha ha incontrato Gesù deve essere una testimonianza. Non può ridursi ad una mera enunciazione di principi. Don Salvatore ha dedicato la sua intera vita a questa Istituzione, che ne fatti è una attuazione del Vangelo, per l’amore incondizionato che egli ha rivolto ad una moltitudine di persone in difficoltà. Chiediamo al Signore di ispirarci a far tesoro di tutto ciò che don Salvatore ci ha lasciato perché il Villaggio è una eredità che non può essere sciupata ma va valorizzata affinché possa continuare ad essere fucina di soccorso al prossimo e ai bisognosi”.

Questo il messaggio che il vescovo Lagnese ha voluto dare  a tutta la Comunità del "Villaggio".  “74 anni fa, don Salvatore ha realizzato un monumento della Carità cristiana: il Villaggio dei Ragazzi, un’Opera benemerita ancorata ai tre pilastri del sistema educativo di Don Bosco (religione, ragione e amorevolezza), che nel corso degli anni è divenuto un punto di riferimento imprescindibile nell’ambito del welfare regionale e non solo. Una delle poche realtà capace di contrastare fenomeni come l’abbandono scolastico, l’esclusione sociale e la disoccupazione. Oggi, il Villaggio vive momenti di difficoltà legati a vicissitudini economiche passate che auspico si possano presto superare. Ringrazio a nome di tutto il Villaggio e mio personale il Vescovo per aver vivamente accettato, nonostante gli innumerevoli impegni, di essere presente al Villaggio in questo giorno di memoria, con l’invito ad avviare quanto prima un’attiva collaborazione nel solco già tracciato dai suoi predecessori.

Il compianto Vescovo D’Alise, in un’omelia del 22 gennaio del 2020 ebbe a pronunciare in questa chiesa le seguenti parole: “La Fondazione è una luce che deve rinascere attraverso la forza della fede””, ha dichiarato Felicio De Luca, Commissario Straordinario dell’Istituzione maddalonese.

Questa, invece, la dichiarazione di Andrea De Filippo, sindaco della città di Maddaloni: “La sua presenza stamane al Villaggio è motivo di grande speranza in una Comunità nelle quale le difficoltà di ogni tipo aumentano quotidianamente. Nel ricordo di don Salvatore, che ha significato molto per me in termini personali, di indirizzo culturale, sociale e valoriale, voglio significarle la nostra vicinanza e la nostra disponibilità a camminare insieme per dare aiuto ai più bisognosi attraverso una presenza cristiana che si manifesta nei fatti e non nelle dichiarazioni di principio.

Il Villaggio dei Ragazzi non deve essere affidato al giudizio della storia ma deve rimanere nella storia perché è contenitore di speranza per molti giovani. Il mio auspicio è che presto recuperi la sua normalità e che ritorni ad essere una fonte di formazione e di assistenza soprattutto per coloro che hanno maggiore bisogno di testimonianza concreta di solidarietà”.

La celebrazione è stata accompagnata e scandita nei momenti liturgici essenziali dai brani musicali eseguiti dal “Coro del Villaggio” curato dalla docente Annamaria Suma. Toccante, invece, la “preghiera del Villaggio” recitata da uno studente.