Terza domenica del tempo di Avvento: nell’avvicinarci a larghi passi verso il Natale, “abbiamo bisogno di qualcuno che ci indichi l'orizzonte nel quale muoverci e la speranza più grande nella quale poter vivere il nostro tempo”.
Inizia così la riflessione sulla Parola di domenica prossima 14 dicembre 2025: la fede è cammino, continua monsignor Angelo Spinillo, “la fede è andare verso orizzonti sempre nuovi, sempre più grandi”.
Ancora una volta, è la parola dei profeti che ci invita ad alzare lo sguardo: il profeta “è colui che annunzia e cammina verso il mondo nuovo, verso l'incontro con la verità e con ciò che è fonte di vita”.
Questi sono i segni che ci consegna il profeta Isaia nella prima lettura, parlando con tanta speranza del fiorire del deserto. Ecco dunque che il profeta, aggiunge il vescovo di Aversa, “è colui che chiama alla speranza, ma chiede anche la pazienza dell'agricoltore che, in ogni azione che compie, porta tutto il suo impegno, fiducioso di poter raccogliere un frutto di vita nuova”.
Questo è l'augurio che ci condividiamo mentre ci avviciniamo al Natale, “al compimento di quella profezia che è l'annunzio di comunione tra Dio e l'umanità, tra il tempo e l'eternità”.
