Sono iniziati alla Reggia di Caserta i lavori Pnrr per la realizzazione dell’impianto di irrigazione automatica del Parco reale e per il restauro, recupero e valorizzazione della via d’acqua.
C’è grande fermento nel Parco reale. L’Istituto del Ministero della Cultura, sito UNESCO, è destinatario del finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la rigenerazione dei parchi e dei giardini storici, articolato in quattro componenti progettuali per un importo complessivo di 25 milioni di euro. Tra queste figurano la realizzazione del nuovo sistema di irrigazione e la rigenerazione delle praterie, nonché il restauro e la valorizzazione della Via d’Acqua. Questi interventi si inseriscono nel più ampio percorso di attività straordinarie di restauro e adeguamento funzionale che in questi anni hanno visto la Reggia di Caserta impegnata nel portare avanti cantieri complessi, reperire risorse finanziarie, predisporre progettazioni e seguirne l’attuazione con un forte spirito di squadra e un notevole impegno professionale.
A seguito di gare ad evidenza pubblica definite con Invitalia e in collaborazione con il Servizio I del Ministero della Cultura – Attuazione Progetti del PNRR, i lavori sono stati affidati, nell'ordine, ai raggruppamenti temporanei di imprese composti da Consorzio Stabile Ganosis, Vivai Antonio Marrone, Hera restauri srl per un importo di 2.695.750,45 euro oltre IVA (base d'asta 4 milioni di euro); Consorzio Stabile Ganosis, Altintech s.r.l., Hera Restauri s.r.l., Omou s.c. a r. l. e Magistri s.r.l.. per un importo di 5.355.934,20 euro oltre IVA (base d'asta 7.910.000,00 euro)
Nelle ultime settimane è iniziato l'allestimento dei cantieri per entrambi gli interventi nel Museo verde, custode di un patrimonio storico, artistico, vegetale e animale di incommensurabile valore.
Sistema di irrigazione dei Giardini Reali e rigenerazione delle praterie
Il Parco reale della Reggia di Caserta, che ha un'estensione di circa 123 ettari, non dispone ad oggi di un sistema di irrigazione efficace e efficiente. La grave carenza idrica di questa estate ha reso ancora più evidente la fragilità del polmone verde del Complesso vanvitelliano. Gran parte della vegetazione non è raggiunta dall'attuale infrastruttura che è, tra l'altro, obsoleta e con un notevole impatto ambientale. L'intervento interessa le aree dei tappeti erbosi del Gran Parterre, della Via d’Acqua e del Giardino Inglese. In questa prima fase, sono in corso le attività di scavo propedeutiche all'installazione di una linea principale e di un'altra secondaria, più capillare. Il progetto è stato concepito per ottimizzare il consumo di acqua e consentire un'agevole manutenzione delle diverse aree. Requisito del nuovo impianto sarà la predisposizione di un apparato centralizzato di irrigazione a caduta che sfrutti la portata idrica dell’Acquedotto Carolino, il dislivello della Cascata Grande e la naturale pendenza del Parco reale razionalizzando, quindi, l’uso della risorsa idrica e riducendo, per quanto possibile, il ricorso all’energia elettrica. In una seconda fase, verranno eseguiti tutti gli interventi agronomici atti a rigenerare la componente vegetale e a ripristinare l’omogeneità delle praterie.
Restauro, recupero e valorizzazione della Via d’acqua del Parco Reale
L’intervento interessa la Via d’Acqua, dalla Fontana dei Delfini al Torrione, con un progetto coordinato ed unitario che, a differenza di quanto episodicamente realizzato in passato, offrirà un aspetto finale delle vasche monumentali omogeneo. Il restauro riguarderà cinque fontane del Parco reale: Fontana dei Delfini, Fontana di Eolo, Fontana di Cerere, Fontana di Venere e Adone e la balaustra che inquadra la Fontana di Diana e Atteone.
L'intervento si estenderà anche alle Grotte delle prime due e alle rampe del Torrione della Cascata. Lo staff all'opera si avvarrà della preziosa collaborazione dell'Istituto Centrale del Restauro, organo tecnico del Ministero della Cultura che svolge attività di restauro, conservazione, ricerca e consulenza sui beni del patrimonio culturale italiano, con il quale la Reggia di Caserta ha sottoscritto una collaborazione per attività di supporto tecnico-scientifico. In questi giorni è in corso la cantierizzazione delle opere con l'avvio dei primi cantieri pilota. Questi sono finalizzati ad individuare sul campo attraverso saggi ad hoc, le tecniche e i materiali più adatti in considerazione dei diversi stati di conservazione, materiali, superfici ed esposizioni.
I grandi cantieri del Parco reale opereranno a Museo aperto. Il pubblico della Reggia di Caserta potrà continuare a godere della sua meraviglia mentre le mani di sapienti maestranze si prenderanno cura del patrimonio per garantirne la trasmissione alle future generazioni.
