Denuncia Udir:"Le scuole di Caserta rischiano di non riaprire"

Il sindacato dirigenti scolastici: Enti locali non voglio più responsabilità di scuole fatiscenti

Con l'avvio del nuovo anno scolastico cresce il pericolo di chiusura delle strutture non a norma. "Gli enti locali, impossibilitati ad agire, non si vogliono più prendere la responsabilità di far riprendere le lezioni in strutture fatiscenti - denuncia Udir -. Sono non pochi, inoltre, gli esposti presentati nelle ultime settimane da genitori sempre più preoccupati".Così il sindacato dei dirigenti scolastici : in vista dell'audizione, il prossimo mese, presso la VII e XI Commissione della Camera in merito all'esame dei disegni di legge n. 3830 e 3963, Udir propone l'introduzione al D.lgs. n. 81/08 del Titolo XIII bis recante 'Disposizioni speciali in materia di Istituzioni scolastiche ed educative' con nuovi nove articoli su individuazione del datore di lavoro responsabile sulla sicurezza, potere inibitorio e d'interdizione, obblighi e sanzioni per il proprietario dell'immobile e del DS, impegni economici, lavori in appalto, definizioni. "Il problema è reale: in assenza di fondi adeguati, la Provincia di Caserta rischia di chiudere le Scuole superiori già dal prossimo 15 settembre - si legge in una nota -. Le modifiche tengono conto anche delle indicazioni dei capi d'istituto, da troppi anni caricati di responsabilità a fronte di stipendi inadeguati. Per Marcello Pacifico di Confedir-Udir "il datore di lavoro, quale responsabile della sicurezza e della salute dei lavoratori e delle lavoratrici delle istituzioni scolastiche ed educative, non può continuare a essere individuato nel Dirigente scolastico. La responsabilità è chiaramente del proprietario dell'Immobile, il quale deve essere però anche dotato dei poteri di spesa e delle risorse adeguate, come denunciano proprio dalla Provincia di Caserta. La proposta emendativa avanzata da Udir vuole essere una base di partenza per una seria riflessione che parta dal coinvolgimento di tutti i dirigenti scolastici che ogni giorno rischiano più di cento cause civili e penali insieme ai rappresentanti degli enti locali".