"Caserta e Terra di Lavoro possiedono un patrimonio unico al mondo, ma serve una strategia unitaria per trasformare il turismo nel vero motore dello sviluppo economico e sociale".
Con queste parole Arianna Carrino, componente del direttivo del Psi Caserta con delega all’organizzazione eventi, ha presentato al gruppo dirigenziale del partito, un’analisi approfondita sull’offerta turistica del capoluogo e della provincia, mettendo in luce potenzialità e criticità.
Dallo studio emerge un quadro chiaro: il territorio vanta attrattori straordinari, per citarne alcuni, come la Reggia di Caserta e il Belvedere di San Leucio - entrambi siti Unesco - il borgo medievale di Casertavecchia, l’Acquedotto Carolino, l’Anfiteatro Campano, oltre a paesaggi che spaziano dal litorale Domizio al Parco del Matese.
A questi si aggiungono eccellenze enogastronomiche di fama internazionale richieste in tutto il paese e
nel mondo.
“Queste risorse - ha spiegato Carrino – vanno messe in rete attraverso una governance condivisa. Non basta sommare attrazioni: bisogna creare un racconto unitario e identitario, capace di coinvolgere il visitatore e trattenerlo più giorni, offrendogli esperienze autentiche, culturali, naturalistiche ed enogastronomiche”.
Tra le priorità indicate figurano il potenziamento delle infrastrutture, il miglioramento del trasporto pubblico e lo sviluppo dell’aeroporto di Grazzanise come scalo civile strategico.
“Grazzanise - ha aggiunto Carrino - può diventare un hub turistico e logistico per l’intera Campania, facilitando anche l’export delle nostre eccellenze agroalimentari”.
Fondamentale, secondo l’analisi, è la costituzione delle Destination management organization (Dmo) per coordinare pubblico e privato nella gestione e promozione del territorio. “In altre province campane le Dmo sono già operative - ha evidenziato Carrino - mentre a Caserta non possiamo permetterci di perdere tempo.
È uno strumento decisivo per accedere ai fondi regionali e promuoverci efficacemente in Italia e all’estero”.
Il Psi Caserta propone di lavorare su pacchetti turistici integrati che comprendano eventi culturali e folkloristici, sport, congressi, turismo religioso e percorsi del gusto, puntando alla destagionalizzazione. “Il turismo - ha concluso Carrino - è fatto di persone: serve formazione, competenza e qualità dei servizi. Caserta può diventare una delle destinazioni di punta del Mediterraneo, ma dobbiamo pensare in grande. Il resto sarebbe solo un’occasione mancata”.
