Totti, Illary e i Rolex: ecco com'è andata a finire

Nessun vincitore nel “Rolex gate”: uso alternato e possesso condiviso

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Il Tribunale Civile di Roma decide una soluzione salomonica: né a Totti né a Ilary, i preziosi orologi saranno custoditi congiuntamente e utilizzati a turno, salvo nuovi ricorsi

La decisione del Tribunale romano.  Il tanto discusso “Rolex gate” tra Francesco Totti e Ilary Blasi si chiude – almeno per ora – con una sentenza che non accontenta pienamente nessuno dei due. L’8 luglio 2025 il Tribunale Civile di Roma ha stabilito che i quattro Rolex oggetto del contendere, del valore complessivo di circa 80.000 euro, resteranno custoditi in una cassetta di sicurezza cointestata. Nessuno dei due ex coniugi potrà disporne liberamente, ma entrambi avranno diritto ad indossarli in maniera alternata, secondo modalità da concordare.

Un compromesso che delude entrambi

La giudice Flavia Esposito ha respinto la richiesta di Ilary Blasi, che puntava a ottenere l’assegnazione esclusiva degli orologi, sostenendo che le erano stati regalati durante il matrimonio. Dall’altra parte, Francesco Totti aveva prodotto documentazione bancaria e certificati di garanzia per dimostrarne l’acquisto e quindi la propria titolarità. Di fronte a pretese inconciliabili, il Tribunale ha optato per una soluzione di mezzo, imponendo la custodia congiunta e l’utilizzo condiviso.

Le motivazioni della sentenza

La sentenza prende atto della natura ambigua del possesso dei Rolex: doni, certo, ma con un tracciamento finanziario che ne legherebbe la provenienza a Totti. Allo stesso tempo, l’uso familiare e personale durante il matrimonio suggerisce un’effettiva comunione d’uso. Di qui l’idea di un’affidabilità congiunta con modalità di utilizzo da definirsi consensualmente, in attesa di una possibile soluzione definitiva.

Possibilità di ricorso e scenari futuri

Il provvedimento è impugnabile, e tanto Totti quanto Blasi potrebbero decidere di proseguire la battaglia legale in sede di appello. Resta anche aperta la possibilità di un accordo extragiudiziale, che potrebbe evitare un ulteriore scontro davanti ai giudici. Ma, al momento, nulla fa pensare che una delle due parti voglia cedere.

Un caso simbolico del divorzio mediatico

La vicenda dei Rolex non è solo una questione patrimoniale, ma il simbolo del naufragio di una delle coppie più chiacchierate d’Italia. In un divorzio diventato spettacolo mediatico, ogni dettaglio si carica di significati simbolici. Gli orologi diventano così la misura del tempo perduto, del rancore accumulato, del lusso che ora si fa contesa. I Rolex restano dunque in cassaforte, in attesa che il tempo – o un altro giudice – faccia chiarezza. Per ora, saranno indossati a turno, ma la vera partita resta ancora aperta. Il rischio è che i Rolex diventino, paradossalmente, il simbolo di un legame che nessuna sentenza riesce a sciogliere del tutto.