Saldi: 7 consigli per risparmiare davvero

Con i saldi si può risparmiare davvero, ma solo se si evitano trappole e acquisti impulsivi

saldi 7 consigli per risparmiare davvero

È arrivato il tanto agognato periodo dei saldi estivi. È veramente conveniente acquistare durante i saldi?

I saldi sono un’occasione per acquistare (online e in negozio) a un prezzo scontato molti articoli, ma soprattutto capi di abbigliamento: scarpe, intimo, capi firmati o i “must have” di stagione. I saldi vengono proposti due volte l’anno, a gennaio i saldi invernali e a luglio quelli estivi e si svolgono in un numero di giorni prestabilito, limitatamente ai capi della stagione attuale.

Per fare acquisti che siano davvero convenienti è bene non farsi mai prendere dalla frenesia degli acquisti, ma soprattutto seguire alcune regole semplici che consentono di evitare brutti inconvenienti.

Eccole qui di seguito: basta seguirle punto per punto, e si potranno fare acquisti sicuri in periodo di saldi, evitando così brutte sorprese.

1) Confrontare i prezzi “prima e dopo”

Una delle prime cose da fare è confrontare il prezzo vecchio sul cartellino con il prezzo scontato. L'anno scorso è entrata in vigore una novità che obbliga il negoziante a mostrare ambedue i prezzi, quello ribassato e quello dei 30 giorni antecedenti ai saldi. In caso di dubbi sulla percentuale dello sconto o se il prezzo non sembra corretto, è sempre possibile chiedere un chiarimento al negoziante.

Un ottimo consiglio è non fermarsi al primo negozio, ma visitare più esercizi commerciali e confrontarne i prezzi. A volte è sufficiente un giro per negozi per trovare il prezzo più conveniente.

2) Stabilire un budget

Se si desidera fare acquisti utili e convenienti è molto importante dare un limite alla propria spesa, stabilendo un importo massimo, anche indicativo, da spendere durante i saldi. Se non si stabilisce un budget si rischia si farsi travolgere dagli acquisti compulsivi e spendere molto più di quanto si può.

3) Pagamenti: regole da seguire

Acquistare capi scontati certamente piace a tutti, ma è bene fare attenzione che i negozianti applichino le giuste regole sia sui prezzi che sulle modalità di pagamento.

Se ad esempio alla cassa il negoziante pratica un prezzo oppure uno sconto differente da quello indicato nel cartellino, è bene farlo notare e non esitare, qualora sorgano problemi, a far chiamare l’intervento della polizia municipale. Occorre sapere che dal 2022 può essere soggetto a sanzioni il negoziante che non accetta i pagamenti con il bancomat o con carte di credito. Il venditore quindi è tenuto, anche in periodo di saldi, ad accettare i pagamenti con modalità digitali.

Se però il venditore ha il Pos non funzionante per un guasto tecnico oppure se non c'è linea di collegamento, non è affatto passibile di sanzione.

È bene fare attenzione ai pagamenti con carta revolving in quanto i tassi che vengono applicati possono anche superare il 20%. Questo tipo di pagamento può convenire solo nel caso di un rimborso in tempi brevissimi del capitale (pochi mesi).

Una scelta più sicura e trasparente può essere rappresentata da una carta prepagata con IBAN, per esempio. Questo tipo di strumento consente infatti un maggiore controllo sulle spese, grazie alla possibilità di visualizzare in tempo reale tutte le operazioni attraverso l’app dedicata, evitando il rischio di indebitamento. Per chi desidera una gestione semplice ed efficace del proprio denaro, soprattutto in contesti come i saldi stagionali o durante i viaggi, orientarsi verso la migliore carta prepagata con IBAN, come indicato anche da Finanza.com - uno dei siti più autorevoli in Italia nel settore finanziario - può rappresentare una soluzione pratica e affidabile.

4) La merce scontata deve essere separata chiaramente dalla merce “nuova”, non scontata

In ogni caso bisogna sapere che la merce in saldo va esposta in una zona separata dalla merce non scontata: se il negoziante non rispetta questa regola è possibile fare denuncia alla polizia municipale.

Infatti il decreto leg. 26 del 7 marzo del 2023, attua la direttiva Ue cosiddetta Omnibus, con cui si rafforzano le tutele dei consumatori relativamente agli sconti. Il negoziante deve indicare anche il prezzo non in saldo, ossia quello precedente al periodo dei saldi. Chi non rispetta il suddetto decreto rischia una notevole sanzione pecuniaria.

Ricapitolando, il prezzo del capo va esposto in modo ben chiaro e leggibile. È pertanto consigliabile non acquistate merce in negozi che non espongono, per ogni capo, il cartellino con il doppio prezzo (prima e dopo il saldo) e la percentuale di sconto.

5) Garanzia e cambio prodotti difettosi

È bene sapere che anche sulla merce in saldo è valida una garanzia di due anni. Se la merce acquistata in saldo è difettata oppure non è conforme, il venditore ha l’obbligo di sostituirlo o ripararlo, entro 2 anni, in un periodo di tempo congruo. Se ciò non è possibile per gli alti costi della sostituzione o riparazione, il cliente può richiedere e ottenere la restituzione del prezzo già pagato o un’ulteriore riduzione. Invece il cambio della merce non difettata è esclusivamente a discrezione del venditore.

Basta conservare sempre lo scontrino ed esibirlo al momento. È sempre meglio pagare con carte elettroniche perché se si perde lo scontrino sarà sempre possibile dimostrare l’acquisto con la ricevuta o con l’estratto conto.

6) Meglio non acquistare merce inutile o superflua

Prima di affrontare nuovi acquisti, sia pure a prezzi scontati, è sempre meglio controllare i capi che si ha nel proprio armadio, in modo da evitare spese inutili.

È anche consigliabile fare un giro per negozi qualche tempo prima dell’inizio del periodo di saldi. Ti consentirà di capire bene cosa è meglio acquistare e si potrà essere sicuri che, durante i saldi, i prezzi siano davvero scontati.

7) Diffidare di sconti troppo alti

È bene non farsi allettare da prezzi che siano troppo bassi o da sconti troppo alti, come ad esempio superiori al 50%. Si potrebbe trattare di fondi di magazzino o di capi difettati. Promozioni che vadano oltre il 50% potrebbero nascondere merce usata o vecchi prezzi gonfiati.