Psicologi online gratis per sempre: il servizio della fondazione Genovese

Sostegno gratuito e per sempre a chi vive nell’ombra della tossicodipendenza di un caro

psicologi online gratis per sempre il servizio della fondazione genovese

Foto: Laura Genovese

Per chi vive accanto a un tossicodipendente, la vita diventa un campo minato. Ogni giornata è una battaglia contro la paura, la rabbia, il senso di colpa. È a queste persone che si rivolge la Fondazione di Laura Genovese, con un’iniziativa che ha il sapore di una rivoluzione: un servizio di supporto psicologico online, gratuito e senza limiti di tempo, pensato per chi lotta nell’ombra di una dipendenza che non è la sua ma che lo travolge ugualmente.

Ispirata dall’esperienza vissuta da Laura con le vicende del fratello, Alberto Genovese, Il cuore del progetto è una piattaforma digitale che promette di abbattere barriere economiche, geografiche e culturali. «Prendersi cura di sé stessi è il primo passo per poter aiutare un familiare tossicodipendente», si legge sul sito della Fondazione, che propone videoconsulti con psicologi esperti nella gestione delle dipendenze. L’obiettivo è offrire non solo ascolto e comprensione, ma anche strumenti pratici per affrontare la disperazione quotidiana e trasformarla in consapevolezza.

Dietro ogni consulenza c’è un metodo collaudato, costruito intorno a quattro pilastri: comprendere la realtà dei fatti, evitare l’istinto di affrontare tutto da soli, agire in modo utile anziché farsi trascinare dalle emozioni e, infine, proteggere la propria salute mentale prima di tentare di salvare qualcun altro. «Non avere alcun imbarazzo – rassicurano gli psicologi della Fondazione Genovese – parliamo da sempre con persone come te, persone come noi».

A rendere possibile questo intervento è la decisione della Fondazione di sostenere interamente i costi del servizio, senza alcun onere per le famiglie. Un modello di sanità digitale che unisce tecnologia e umanità, offrendo una risposta concreta a chi, troppo spesso, viene lasciato solo.

Con un approccio basato su evidenze scientifiche, la Fondazione ha scelto di integrare nelle sue consulenze la Dialectical Behavioral Therapy, una tecnica riconosciuta a livello internazionale come particolarmente efficace per trattare le dipendenze e i comportamenti disfunzionali.

In un Paese dove il sistema sanitario fatica a includere i familiari nei percorsi di cura, questa iniziativa rappresenta un’ancora di salvezza. Un gesto silenzioso ma dirompente che può ridare voce e forza a chi, fino a ieri, si sentiva invisibile.