Un dramma consumato in casa: la vittima è Boris Rezzonico, 57 anni. È una tragedia familiare quella che ha sconvolto la cittadina di Luino nella serata di domenica 6 luglio 2025. All’interno di un’abitazione di via Vittorio Veneto, Francesco Ammanuel Rezzonico, 25 anni, ha accoltellato il padre adottivo, Boris, di 57 anni, uccidendolo sotto gli occhi della madre e del fratello minore. La lite, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, è degenerata rapidamente in un atto di violenza irreparabile.
L’omicidio davanti ai familiari e la fuga bloccata dal fratello
L’aggressione si è verificata nella casa della madre, dove la famiglia si era ritrovata. Le cause scatenanti del violento litigio restano al vaglio degli investigatori, ma è certo che a un certo punto il 25enne ha impugnato un grosso coltello da cucina colpendo il padre. Dopo l’accoltellamento, Rezzonico è fuggito dalla scena del crimine ma è stato subito rincorso dal fratello minore, che è riuscito a bloccarlo in strada, proprio sotto l’abitazione. Alcuni passanti, testimoni della drammatica scena, hanno allertato i Carabinieri della Stazione di Luino, che si trovavano nelle immediate vicinanze. I militari hanno fermato il giovane, portandolo in caserma per i primi accertamenti.
L’intervento dei soccorsi e i rilievi della Scientifica
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che, giunti nell’abitazione, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Boris Rezzonico. A seguire, sono sopraggiunti il magistrato di turno della Procura di Varese, dottor Carlo Parodi, e la squadra rilievi del Nucleo Investigativo dei Carabinieri, che ha effettuato il sopralluogo scientifico. È stato sequestrato un coltello da cucina di grosse dimensioni, ancora insanguinato, ritenuto l’arma utilizzata dal 25enne per colpire mortalmente il padre. L’abitazione è stata posta sotto sequestro per ulteriori indagini.
La notte degli interrogatori e il fermo per omicidio volontario
Durante la notte, i Carabinieri hanno ascoltato i testimoni presenti, tra cui la madre e il fratello del giovane, cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio e individuare il movente, ancora avvolto da incertezze. Francesco Ammanuel Rezzonico è stato infine interrogato dal magistrato e posto in stato di fermo per omicidio volontario. La Procura della Repubblica di Varese ha ritenuto sussistenti gravi esigenze cautelari, evidenziando sia il pericolo di fuga, sia l’elevata pericolosità sociale del soggetto. Il giovane è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Varese.
Una famiglia divisa da rancori e tensioni
Secondo quanto trapelato dalle prime indagini, all’origine della lite vi sarebbero dissapori di lunga data e fratture mai risanate tra padre e figlio. Il fatto che l’aggressione sia avvenuta alla presenza dei familiari indica un contesto emotivamente molto fragile, forse segnato da dinamiche familiari complesse e mai risolte. L’intera comunità di Luino è sotto shock per l’efferatezza dell’omicidio, mentre le forze dell’ordine continuano a lavorare per far piena luce su un delitto che lascia dietro di sé dolore, domande e una famiglia distrutta.
