Milano, terremoto urbanistica: chiesti arresti per Catella e assessore Tancredi

La Procura accusa il re degli immobili e l'assessore comunale di corruzione e falso ideologico

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Chiesti gli arresti domiciliari per l'immobiliarista Manfredi Catella e l'assessore all'Urbanistica Giancarlo Tancredi. L'inchiesta coinvolge anche ex dirigenti comunali per presunti episodi di corruzione, falsi verbali e conflitti d’interesse

Un vero terremoto ha scosso Palazzo Marino con la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla Procura di Milano per due figure di primissimo piano: Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima e noto immobiliarista, e l'assessore comunale all’Urbanistica Giancarlo Tancredi. Al centro delle accuse ci sarebbero episodi di corruzione e falsificazione di atti relativi a importanti progetti edilizi nella città meneghina.

Coinvolti altri nomi importanti

L'inchiesta coinvolge anche Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano, accusato di aver ricevuto una consulenza da Catella come presunta contropartita per favori in sede amministrativa. Altri indagati sono due costruttori e un altro ex componente della stessa Commissione, per i quali i magistrati hanno chiesto invece la misura cautelare del carcere.

Cosa rischiano gli indagati

Le accuse principali per Manfredi Catella riguardano presunti episodi di corruzione, mentre per l'assessore Tancredi l’accusa più grave è il falso ideologico, connesso alla mancata dichiarazione di conflitti di interesse nei verbali relativi ai progetti discussi in Commissione. Il Gip del Tribunale di Milano dovrà ora decidere se confermare o meno le richieste della Procura dopo gli interrogatori previsti nelle prossime ore.

Implicazioni per la città di Milano

L'inchiesta rischia di generare ripercussioni importanti sulla politica urbanistica milanese. La vicenda è destinata a sollevare molte polemiche, soprattutto per l’importanza strategica dei progetti urbanistici coinvolti, in un contesto cittadino già segnato da forti tensioni politiche e polemiche sulla gestione dell'edilizia e della rigenerazione urbana.

Le prossime tappe giudiziarie

Nei prossimi giorni il giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini ascolterà le controdeduzioni difensive. Al termine delle audizioni il Gip deciderà se accogliere le richieste cautelari della Procura. Nel frattempo, continuano le perquisizioni e le verifiche della Guardia di Finanza nei confronti degli indagati e delle strutture coinvolte.

La difesa pronta a reagire

Le difese degli indagati hanno già fatto sapere di voler contestare punto per punto le accuse formulate dai magistrati milanesi, sostenendo che tutte le attività poste sotto la lente della Procura sarebbero state svolte nel rispetto della legge e delle procedure amministrative vigenti.