Gli elettori del Pd hanno scelto Elly Schlein per dare una nuova identità netta al più grande partito di centrosinistra italiano. Schlein ribalta il voto dei circoli e diventa segretaria, la più giovane segretaria donna del Pd.
Lo scrutinio ha raggiunto ormai l'80% delle schede la deputata democratica è al 53,8%, contro il 46,3% di Stefano Bonaccini che tra gli iscritti aveva invece raggiunto il 52,8% a fronte del 34,8% della sfidante.Un dato clamoroso perché è la prima volta che il voto dei gazebo, al quale partecipa anche chi non ha la tessera Pd, ribalta quello degli iscritti.
Ma queste primarie dicono anche che il Pd è diviso in due, il centro-nord schierato con la Schlein e il sud e le isole con Bonaccini.
Bonaccini: ho sentito Elly, le faccio grande applauso
"Vi chiedo di mandare un grande applauso e un grande abbraccio a Elly Schlein. L'ho sentita pochi minuti fa, le ho fatto i complimenti". Lo ha detto Stefano Bonaccini parlando al suo comitato elettorale. "E' stata un'altra bella giornata di democrazia e partecipazione. Da domani mi metto subito a disposizione di Elly per dare una mano"
Chi è Elly Schlein la nuova segretaria del Pd
Schlein, la paladina dei diritti, qualcuna l'ha definita l’anti-Meloni, ha vinto le primarie dem forse perché semplicemente "ha detto qualcosa di sinistra".
Nata in Svizzera nel 1985 da padre americano e madre italiana (entrambi professori universitari), nonno materno antifascista e senatore socialista dal 1972 al 1979. A 5 anni suona il pianoforte, a 15 si compra di nascosto una chitarra elettrica, a 26, nel 2011, si laurea in Giurisprudenza all’università di Bologna. Fonda Progrè, un’associazione che si occupa di migranti e carceri. Ma prima, nel 2008, si offre come volontaria della campagna elettorale di Barack Obama.
Nel 2013 fonda «Occupy Pd» e insieme ad altri giovani occupa le sedi dem per protestare contro la politica delle larghe intese avviata dal Partito democratico. Sostiene la corsa di Pippo Civati alla segreteria. Si candida alle Europee, a Strasburgo ci va ottenendo ben 53 mila preferenze nella circoscrizione del Nordest.
Un anno dopo lascia il Pd: «Da troppo tempo non mi riconosco più in nulla di quello che fa questo governo. Vale la pena di lottare all’interno del partito finché c’è il partito, ma temo che questo non esista più», scrive sulla sua pagina Facebook.
Elly Schlein ha sostenuto Stefano Bonaccini che si candida per la seconda volta alla presidenza della giunta regionale dell’Emilia-Romagna, e vinte le elezioni, diventa la vice del governatore emiliano.
Riservatissima sulla sua vita privata, qualche hanno fa in un'intervista televisiva disse "di aver amato molti uomini e molte donne" Ha una compagna che, dice, "non è un personaggio pubblico e non vuole diventarlo". È appassionata di cinema, assidua frequentatrice del festival di Locarno, ha collaborato a un documentario che ha vinto il David di Donatello.
