Testo base approvato: inizia l’iter parlamentare. Dopo una lunga fase di stallo e confronto interno alla maggioranza, le commissioni congiunte Giustizia e Sanità del Senato hanno approvato il testo base sul fine vita. Il provvedimento, proposto dai relatori Pierantonio Zanettin e Ignazio Zullo, ha ottenuto il via libera della sola maggioranza di centrodestra. Le opposizioni, compatte, hanno votato contro, contestando la direzione restrittiva del disegno di legge.
Termine per gli emendamenti fissato all’8 luglio
La finestra per la presentazione degli emendamenti è stata aperta e chiuderà l’8 luglio alle ore 11. A partire da quel momento si entrerà nel vivo del lavoro parlamentare, con la possibilità di modificare alcuni punti controversi del testo approvato. L’Aula del Senato è convocata per iniziare l’esame il 17 luglio.
I punti chiave del disegno di legge
Il testo si compone di quattro articoli e si propone di regolamentare il suicidio medicalmente assistito, in attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019. Tra i punti principali: l’esclusione del Servizio sanitario nazionale dalle procedure, la creazione di un comitato nazionale di valutazione in luogo dei comitati etici territoriali, e la possibilità di ripresentare richiesta dopo sei mesi in caso di rifiuto.
Scontro politico acceso
Le opposizioni hanno criticato duramente il testo, definendolo un arretramento rispetto alle pronunce della Consulta e ai principi di autodeterminazione del paziente. Partiti come PD, M5S e AVS hanno annunciato battaglia in Aula, mentre la maggioranza difende la proposta come equilibrata e rispettosa delle sensibilità etiche. Il confronto si preannuncia serrato e centrale nel dibattito politico delle prossime settimane.