Capri, è in vendita la villa dove visse Totò

10 milioni di euro per comprare la bellissima dimora

E' in vendita a Capri la villa dove fu di casa anche Totò, ospite del regista Carlo Ludovico Bragaglia.

Capri.  

In una delle zone più esclusive dell'isola di Capri, immersa nel verde e con una vista mozzafiato sul mare si trova la magnifica villa dove Totò era di casa, . Ora è in vendita dalla Lionard Luxury Real Estate, per oltre 10 milioni di euro, la villa che fu fatta costruire, nel 1942, da Carlo Ludovico Bragaglia, il regista che lanciò nel cinema il grande Totò e con cui realizzò ben sei film, tra i quali i celebri "Totò le Mokò" (1949), "Totò cerca moglie" e "47 morto che parla" (1950).

Fu appunto Bragaglia a farla costruire nel 1942, accogliendovi Antonio De Curtis per preparare i film che girarono insieme o per trascorrere vacanze spensierate insieme sull'isola azzurra: ancora intatta come allora la camera riservata al grande attore, con la mobilia originale, dal letto in ottone a un curioso tavolino dove, sotto un vetro, sono stati dipinti ritagli di giornali dell'epoca.

La proprietà, spiega Lionard Luxury Real Estate di Firenze che l'ha messa in vendita per un importo che supera i 10 milioni di euro, "si trova in una delle zone più esclusive dell'isola, immersa in un parco botanico con 150 specie vegetali e vista a 360 gradi sul mare, Napoli, il Vesuvio e Ischia". Il complesso comprende anche un campo da tennis e una piscina. Due gli immobili che la compongono, tra loro indipendenti: una villa principale di 800 mq, su quattro livelli, e una dépendance di altri 400 mq, su tre livelli.
 Tra gli ospiti nella villa di Capri vi furono altri attori diretti da Bragaglia, tra i quali i fratelli Eduardo, Titina e Peppino De Filippo, Vittorio De Sica e Aldo Fabrizi. Totò vi trascorse lunghi periodi: si narra anche che, quando veniva disturbato dagli schiamazzi dei ragazzi durante le pennichelle pomeridiane, fosse solito lanciare catinelle d'acqua dalla finestra. Poi la fine della collaborazione artistica con Bragaglia: iniziata nel 1939 con Animali pazzi, seconda pellicola di Totò, si concluse per contrasti personali e familiari, dopo le riprese di 47 morto che parla (1950), tra i loro titoli più celebri insieme a Totò le Mokò (1949) e Totò cerca moglie (sempre del '50).
Le due ville che compongono il complesso in vendita sono nella tipica architettura caprese in muratura di pietra calcarea intonacata e pitturata di bianco. Entrambe sono state sottoposte a un restauro conservativo dagli attuali proprietari che hanno recuperato anche gli originali pavimenti in ceramica decorata a mano di Vietri, marmi e parquet di castagno. La villa principale presenta al pianterreno saloni di rappresentanza con arredi d'epoca e reperti romani, ai piani superiori le camere da letto, in tutto sette, un loggia e una grande terrazza. Più piccola, si spiega, "ma non di minore impatto la dependance", una villa a uso degli ospiti realizzata negli anni Cinquanta.