Riforma, Nordio: "Enfatizza la libertà e l'autonomia del pubblico ministero"

Il ministro in un messaggio inviato per la manifestazione in ricordo di Alfredo De Marsico

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Napoli.  

La figura di De Marsico ricordata a 40 anni dalla scomparsa, è il filo conduttore dell'incontro organizzato dall'avvocatura napoletana nella biblioteca di Castel Capuano. Avrebbe dovuto presenziare il ministro della giustizia Nordio, trattenuto da impegni istituzionali però ha partecipato con un videomessaggio, toccando ovviamente i temi della riforma: “Viviamo in un momento un po' concitato, lo dico anche agli amici magistrati presenti, ma ci tengo a dire che tutte le nostre iniziative riformatrici hanno come caposaldo e punto fermissimo l'indipendenza e l'autonomia della magistratura da cui non si potrà mai transigere. Vorrei anzi cogliere l'occasione per dire che nella riforma costituzionale che proponiamo il pubblico ministero, lungi dall'essere anche in prospettiva sottoposto all'esecutivo, viene innalzato nel suo rango costituzionale perché gli viene dato lo stesso livello del magistrato giudicante. Vi è una enfatizzazione della libertà, dell'indipendenza e dell'autonomia del pubblico ministero.
Un ossequio alla magistratura alla quale mi sento ancora di appartenere e per la cui indipendenza ed autonomia posso garantire non sarà mai pronunciata una parola di dubbio”.

 

E anche il presidente dell'ordine degli avvocati Carmine Foreste ha espresso un giudizio positivo sulla riforma: “La riforma attua dei principi costituzionali, avrebbe dovuto essere varata già in occasione dell'entrata in vigore del codice del 1988, come chiedeva anche Alfredo de Marsico. Non c'è nessun rischio di ledere principi democratici, sia perché è un modello attuato in altri paesi europei, e poi non tocca principi di indipendenza del magistrato che ovviamente vanno sempre rispettati”.