Bambini obesi, Campania maglia nera

Oltre il 40% sono sovrappeso e obesi, colpa di cibo spazzatura ed eccesso di carboidrati

Le famiglie del Centro e del Sud d'Italia, con livelli di istruzione e di reddito più bassi rispetto alla media nazionale, registrano un'incidenza maggiore del fenomeno

Napoli.  

Pensavamo che fossero gli americani ad avere il problema più grave di obesità infantile. E invece l'Italia, la culla della dieta mediterranea, è il paese più in sovrappeso d'Europa e la Campania detiene il record di bimbi sovrappeso, oltre il 40 per cento.

Un bambino su tre nella fascia 6-9 anni in Italia è sovrappeso o obeso, il tasso maggiore di tutto il vecchio continente.  Dopo di noi fanno peggio ciprioti, greci e spagnoli: complici crisi economica e povertà educativa, le buone abitudini alimentari lasciano il posto al cibo spazzatura. È quanto emerge dalla seconda edizione del Report di Helpcode sulla malnutrizione infantile, che rilascia una fotografia inquietante sullo stato di salute dei bambini in Italia e nel mondo pubblicato in vista delle Giornate mondiali contro l'obesità del 10 ottobre e dell'alimentazione del 16 ottobre.

Dal rapporto di Helpcode si scopre che sono circa 100mila i bambini obesi o sovrappeso nel nostro Paese, con una prevalenza dei maschi (21%) sulle femmine (14%), mentre a livello globale d’altra parte il numero di bambini di età inferiore ai cinque anni obesi o sovrappeso risulta in costante aumento e ha ormai superato quota 40 milioni, 10 milioni in più rispetto al 2000.

Si tratta di un problema sanitario dagli enormi costi sociali ed economici, visto che solo nell'ultimo anno gli effetti di sovrappeso e obesità hanno causato 4 milioni di decessi a livello mondiale e l'impatto economico globale è stimato in 500 miliardi di dollari l'anno.

Secondo il documento sono circa 100mila i bambini obesi o sovrappeso nel nostro Paese, con una prevalenza dei maschi (21%) sulle femmine (14%). A livello globale d'altra parte il numero di bambini di età inferiore ai cinque anni obesi o sovrappeso risulta in costante aumento e ha ormai superato quota 40 milioni, 10 milioni in più rispetto al 2000.

La relazione tra crisi economica e obesità. Dal rapporto si nota come le famiglie del Centro e del Sud d'Italia, con livelli di istruzione e di reddito più bassi rispetto alla media nazionale, registrano un'incidenza maggiore del fenomeno. La maglia nera va ai bambini campani (oltre il 40% sono sovrappeso e obesi), seguiti dai coetanei di Molise, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia.

Con le difficoltà ad accedere a un'alimentazione sana, infatti, aumenta il consumo di cibi poco salutari e dalla malnutrizione è facile passare all'obesità, a differenza del passato, non è indice di opulenza. I dati dimostrano che in Italia l'incidenza dell'obesità si dimezza quando la madre è in possesso di un titolo di studio elevato. 

 

Il report di quest’anno si arricchisce di un contributo importante, il decalogo messo a punto dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) con le 10+1 regole per una corretta alimentazione nei primi due anni di vita, un prontuario che tutti potranno scaricare dal sito ceraunavoltalacena.it e contribuire così a debellare la piaga della malnutrizione infantile.