La Scuola come comunità educante

Il resoconto del convegno a cura della professoressa Amneris Orabona

Napoli.  

La nostra affezionata lettrice, la professoressa Amneris Orabona, docente di materie letterarie dal 1993, con forti esperienze legate alle aree a rischio ed all’insegnamento multilinguistico, espone il resoconto di un importante convegno che si è svolto nell’Istituto Superiore Polispecialistico San Paolo di Sorrento e che ha visto la partecipazione di numerose rappresentanze del mondo scolastico (rappresentanti della segreteria nazionale Uil scuola, dirigenti, docenti, personale ata, per parlare della Scuola, oggi, come Comunità educante.

“Gli ospiti sono stati accolti dal dirigente scolastico Paola Cuomo, mentre Arbiter del meeting è stato l’avvocato Mario Iacomino, dirigente della Uil Scuola.
Iacomino ci ha invitato a riflettere sulla Tecnologia, grazie alla quale si risolvono, in tempo reale, problematiche emergenti ,ma che, a conti fatti, riduce i momenti di confronto e così non si parla più. 
Durante lo scambio di idee, è emerso che, soprattutto in riferimento alla sfera scolastica, le proposte dei dirigenti devono rafforzare diritti e doveri, con ampio sguardo; infatti la società è ipercomplessa e la Comunità educante si manifesta con difficoltà. Tra la parte tecnologica e quella umana, prevale la prima ed i mezzi burocratici non sempre incontrano il fine. Occorre avvalersi di norme flessibili, che non siano mero imperio e, in questo, i Dirigenti, carichi di responsabilità, hanno bisogno della collaborazione della stessa comunità educante. Crescono in modo esponenziale i contenziosi scolastici, che fanno riferimento non solo a Concorsi ed Esami, ma piuttosto a vicende interne, proprio per la mancanza di comunicazione, che deve sempre accomunare tutti ,nel rispetto trasparente dei diritti e dei doveri. Dopo l’Autonomia, ci sono stati tanti cambiamenti ed è all’interno del Territorio che emergono le difficoltà. La scuola è di tutti. Ha bisogno di cooperazione ed informazione, poiché forma i futuri cittadini e, dunque, il futuro del Paese. Troppo spesso i riferimenti statistici parlano della Scuola e dei problemi ad essa collegati; tuttavia, ne fanno parte tante voci che la rendono una comunità viva e questo è l’aspetto etico che dà forza e fa comprendere che la regionalizzazione, con le sue conseguenti diversità burocratiche, non porterebbe ad insegnare in modo unitario. Angeli custodi della giornata sono stati i ragazzi dell’Ist. Alberghiero sorrentino, la cui accoglienza è stata impeccabile e che, in conclusione, hanno deliziato i presenti con piatti di terra e di mare, guidati con maestria da chef ed insegnanti di settore”.

Prof.ssa Amneris Orabona