La Floridiana, quel polmone spento nel cuore del Vomero

Un parco abbandonato che potrebbe rappresentare il simbolo di un riscatto civile per Napoli

Napoli.  

La Villa Floridiana con i suoi 6 ettari di parco sorge sulla collina del Vomero, proprio al centro del cuore commerciale di uno dei quartieri più prosperosi di Napoli. 

Il parco è uno dei più affascinanti della città. Fu il dono che, nel 1815, re Ferdinando I delle Due Sicilie fece alla sua moglie morganatica Lucia Migliaccio. Dopo più di un secolo, nel 1919, il parco e la villa furono acquistati dallo Stato che li trasformò in musei. 

I giardini però hanno perso ogni segno della cura e della bellezza dei tempi passati e oggi la Floridiana si presenta come uno dei tanti luoghi di abbandono e degrado che esistono anche nelle zone più ricche di Napoli. 

Il parco è quasi interamente chiuso e tra fossi, buche e rami penzolanti, camminarci diventa un impresa pericolosa. 

Le zone pericolanti sono delimitate con semplici transenne o addirittura con un nastro di plastica e all’entrata un cartello, che non invoglia di certo i visitatori a varcare il cancello, chiarisce che il pericolo di inciampare in qualche buca o di essere colpito da qualche albero è reale e si richiede la massima cautela.

Purtroppo la stazione di degrado è la stessa che si protrae da anni nonostante il parco possa godere di una delle posizione strategica. Il polmone verde si trova infatti proprio all’interno di quel centro commerciale naturale che si riempie di persone ogni giorni tra via Scarlatti, via Luca Giordano, via Merliani e via Cimarosa. Sarebbe raggiungibile con la metro nuova di piazza Vanvitelli, con la funicolare di chiaia, con quella centrale e con quella di Montesanto. 

Sono anni che la Floridiana è soggetta a lavori di manutenzione che ormai risultano infiniti mentre ogni giorno un’altra parte del parco viene interdetta al pubblico a causa del pericolo rappresentato dagli alberi non curati e manutenuti che in città ormai sono diventati protagonisti di tristi tragedie.

Negli anni si sono accumulate le promesse e le dichiarazione, in un continuo rimpallare di responsabilità che di scaricabarile in scaricabarile hanno fatto del degrado della Floridiana un esempio paradigmatico di un’Italia che non funzione e che si dimostra incapace di sfruttare le sue potenzialità.

La responsabilità della villa è in capo al Ministero dei Beni Culturale e ogni ministro che si è susseguito è stato interessato e si è dimostrato pronto ad intervenire, da ultimo il nuovamente ministro Dario Franceschini che in una visita napoletana nell’ottobre scorso aveva assicurato che si sarebbe occupato della questione. 

Purtroppo nella realtà nulla è cambiato, le promesse aumentano ma dei fatti neanche l’ombra. La Floridiana che potrebbe rappresentare un simbolo di rinascita per l’intera città, resta abbandonata. Quel polmone verde del Vomero resta spento a dimostrazione di quanto Napoli oggi sia lontana anni luce dalle altre grandi realtà urbane europee.