Napoli: scoppia il caso del "mafia tour"

Per 25 euro si possono visitare, con tanto di guida, i luoghi della camorra

napoli scoppia il caso del mafia tour
Napoli.  

A Napoli si scopre il “Mafia tour”, un giro turistico in promozione a 25 euro sulle piattaforme digitali per visitare i luoghi della camorra. Una passeggiata tra Forcela, Quartieri Spagnoli, Montecalvario.

L’ultima follia turistica ha giustamente scatenato le polemiche in città. Nella descrizione si legge che quello offer è un giro particolare di Napoli per "capire come opera la mafia". 

Ad offrire l’esperienza ai turisti è la  società "Amalfi Coast Dream". 

“il primo tour della mafia a Napoli - spiega Vittorio, la guida - e verrà spiegato da chi è cresciuto nel 'sistema' in modo che nessuno possa sapere come tutto funzioni meglio di lui". 

Su Airbnb, il tour è presentato dallo stesso Vittorio che in inglese spiega: "Ho avuto membri della mia famiglia coinvolti nella mafia. Napoli è una città da capire e solo se sei nato e cresciuto qui puoi davvero capire come funzionano le cose. Sono felice del fatto che il turismo è in piena esplosione nella mia città e che molte cose stiano cambiando. Amerò spiegare ai turisti interessati come funzionano le cose a Napoli”. L'inserzione del tour riporta una serie di foto dei vicoli di Napoli: "La giornata - spiegano ancora gli organizzatori - inizierà dal centro storico dove verrà fatta un introduzione della storia di Napoli e come è nata la camorra. Andremo in tutti i luoghi centrali della città dove si potrà capire con semplici spiegazioni come la mafia opera e quello che fa. Cammineremo per i vicoli del centro storico, Forcella e i Quartieri Spagnoli, dove c'è ancora attività criminale anche se non si vede. Il tour verrà fatto solo nella zona centrale, una volta poco turistica e molto pericolosa, ma adesso diventata molto più sicura ed inoltre sarete guidati da me che sono una persona del posto". La camorra venduta come una delle bellezze della città non poteva certo passare inosservata e sulla, quantomeno, discutibile offerta turistica è intervenuto il sindaco con un tweet nel quale ha precisato che “Le organizzazioni criminali non possono trasformarsi in attrazioni turistiche. Auspico che Airbnb prenda immediatamente provvedimenti in merito. Dal letame nascono i fiori, dalla mafia nasce solo morte. difendi la città".

Il sindaco però non è stato certo il solo a indignarsi. A stigmatizzare il tour turistico è stato anche ntonio Lucidi vicepresidente de L'Altra Napoli onlus che ha definito “fuori luogo promuovere visite turistiche per riscoprire le orme della malavita e del malaffare. A Napoli qualcosa sta cambiando, ma non tutti se ne sono accorti - ha affermato - In molte zone della città, sentieri virtuosi sono stati messi in moto. Proprio stamattina è stato avviato, d'intesa fra il Ministero dei Trasporti, le istituzioni locali, il mondo dell'associazionismo, un progetto per donare dei corsi per accedere all'abilitazione alla guida, ovvero le patenti A1 e B, e l'educazione stradale a 100 giovani e non della seconda e quarta municipalità. L’ultimo fra i tanti progetti varati da una comunità effervescente, ricca di idee ed in cammino solidale per uno sviluppo equilibrato e ben distribuito. Ecco perché ci sembra fuori luogo - ha aggiunto - e con noi associo ed interpreto il pensiero e l'agire di tante realtà che vivono a Forcella e non solo, come associazione Manallart, AForcella, AssoGioCa, per citarne alcune". "Confidiamo che possano prosperare ben altri tour indirizzati alla conoscenza di tutto il bello che c'è a Forcella ma più di tutto a far sentire il grande cuore della sua gente"

Parole di condanna e di indignazione sono arrivate anche dal deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Amitrano che in una notta ha affermato che “la mafia e la camorra sono un cancro, non una sorta di brand in nome del quale promuovere iniziative commerciali di pessimo gusto che contribuiscono ad esportare l'immagine tossica e deteriore di 'MalaNapoli. La nostra città è una capitale millenaria della cultura, con centinaia di luoghi da scoprire, ad ogni angolo - ha osservato il parlamentare -. Di un tour del genere, offerto persino in inglese, non si sentiva alcun bisogno. Come se non bastassero i pregiudizi, le superficialità, le banalizzazioni su Napoli e i napoletani, ora arriva anche lo sfruttamento a fini turistici di una piaga che fiacca lo sviluppo sano della città e che va combattuta con tutte le forze, ogni minuto. Da tutti. Banalizzare e sfruttare un dramma è operazione triste, dannosa e penosa”.

Un tour di pessimo gusto e irrispettoso verso la città e vero i napoletani che ha destato l’indignazione di molti e che già non compare più sulle piattaforme del settore.