"Andrà tutto Bene"...

Un dopo ci sarà solo se avremo il coraggio di ricostruire un mondo senza far finta di niente

andra tutto bene
Napoli.  

Quello che accade in queste settimane non lo avevamo mai visto e non lo avevamo mai vissuto come umanità. 
Un virus che si adatta alla globalizzazione, che sfrutta le nostre connessioni sociali, economiche e umane. Un contagio che mostra quanto ci muoviamo, quanto ci agitiamo, quanto sono fragili e impreparati i sistemi luccicanti e opulenti dell’occidente. Una pandemia che poteva, anzi doveva essere prevista e che invece ci ha trovati senza alcuna difesa.

Quello che accade in queste settimane è che tutti si trasformano in virologi, in scienziati, in statistici. Ognuno dice la sua con la convinzione di poter essere informato quanto basta per diventare esperto di Coronavirus, Covid-19 e Sars-Covid-2.

Quello che accade in queste settimane è il crollo di un intero sistema economico, politico, militare e sociale che era dominate a livello globale. Un crollo iniziato nel 2008, al quale nessuno ha voluto credere. Lo sgretolarsi di quel neoliberismo economicista del quale oggi un microorganismo ha portato alla luce tutte le falle e le contraddizioni.

Quello che sta accadendo in queste settimane è che tutti fanno congetture su cosa accadrà dopo. Tutti a ripetere “nulla sarà più come prima”, tutti a dire che “cambierà tutto”.
Ma nessuno sembra sia pronto ad analizzare il passato, esaminando gli errori per i quali oggi paghiamo un prezzo enorme sull’altare di un mondo che girava a ritmi innaturali. 

Per immaginare un dopo, dobbiamo iniziare con il capire il prima, vivendo intensamente l’adesso.

Dunque dovremmo spiegarci perché la cura delle persone negli anni è stata vista come una spesa inutile, dovremmo iniziare a pensare al perché abbiamo visto gli anziani come una parte inutile della società, il pubblico come un qualcosa da non sviluppare e il consumo come unica soddisfazione dell’essere umano. Dovremmo iniziare ad analizzare il folle motivo che ha spinto il mondo a muoversi esclusivamente su logiche di mercato. Dovremmo capire quando e come la produzione, il profitto e la concentrazione di ricchezza siano diventati più importanti della vita umana. 

Se ci sarà un dopo, non sarà grazie ai tanti “Andrà tutto bene”, non ci sarà grazie ai fondi e alle azioni istituzionali, non ci sarà grazie ai balconi rumorosi e colorati in giro per il mondo

Un dopo ci sarà solo se avremo il coraggio di ricostruire un mondo senza far finta di niente, riscoprendo valori indispensabili per l’umanità a partire dal diritto alla cura, alla salute e alla vita. Diritti che devono essere universali e non schiacciati alle logiche di un mercato che processa tutto come un prodotto.

Andrà Tutto Bene? forse e solo se l’essere umano riscopre un’altra via per stare al mondo.