Gragnano, 13 enne morto. Incontro con capo della polizia e ministro Giannini

Il truck della Polizia di Stato arriva in città a un mese dalla tragica morte del ragazzo

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Il ministro Bianchi ai ragazzi elle scuole: "Impariamo ad usare bene le parole"

Gragnano.  

"Una vita da social" si chiama così l'iniziativa della Polizia postale che con il suo track è arrivata oggi a Gragnano, a un mese dalla tragica morte del 13 enne che si sarebbe suicidato in seguito alle vessazioni e ella eminacce di un gruppo di ragazzi, molti minorenni.  

Un appuntamento importante e molto atteso dalla comunità che ancora si interroga su questo episodio. All'incontro con le scolaresche sono presenti il capo della Polizia Lamberto Giannini e il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.

"Era importante essere qui - ha detto Giannini - dopo quanto accaduto, che testimonia quanto sia pericoloso l'uso inconsapevole della rete e anche come i ragazzi e le persone possano, senza rendersene conto, fare del male. Serve tanta prevenzione, per aiutare a crescere bene questi ragazzi. Il truck serve a dare informazione, alla quale diamo grandissima importanza, anche ai genitori. Contro i cyberbullismi bisogna fare sistema: scuola, genitori, forze dell'ordine".

"Ciao raga - ha esordito Bianchi rivolgendosi agli studenti di Gragnano -. Abbiamo tutti in tasca un telefonino e se usciamo di casa senza siamo disorientati. Ma occorre dare una grande attenzione alle parole che usiamo. Perciò andiamo a scuola, per imparare a usare le parole ed evitare che qualcuno possa farlo per noi. Partiamo da qua, da Gragnano con il nostro truck perché qui i ragazzi ci hanno detto sì e hanno usato le parole per dirlo, che devono essere parole di amicizia". Con il prefetto e il questore di Napoli intervengono anche i dirigenti della Polizia Postale della Campania con psicologi che hanno incontrato le scolaresche.