“Non basta chiedere nuove leggi, c’è qualcosa di più profondo da cambiare. Fermiamoci per un attimo, tutti quanti, riflettiamo sul nostro rapporto con i figli e ridiventiamo educatori per trasmettere valori umani profondi“. Questo l’appello dal palco approntato ai piedi del santuario di Sant’Antimo dal presidente della Regione Vincenzo De Luca a chiusura della fiaccolata in ricordo di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa a Senago dal compagno lo scorso 27 maggio.
De Luca ha fatto riferimento anche al duplice omicidio verificatosi in giornata proprio a Sant’Antimo, dove un uomo di 44 anni ha tolto la vita ai compagni dei propri figli, un uomo di 29 anni e una ragazza di 24, sospettando una relazione tra di loro. “Sono episodi sconvolgenti di violenza – spiega De Luca – é difficile pure immaginare un uomo che uccide una donna davanti ai nipotini o la compagna incinta. Di fronte a questi episodi lo Stato deve intervenire di più, ma qui siamo davanti a una follia individuale dove non bastano i singoli provvedimenti”.
Fiaccole e nastri rossi contro la violenza
Il corteo organizzato dall’amministrazione comunale per ricordare Giulia Tramontano, ha visto la partecipazione di migliaia di persone unite nel ricordo e nel dolore per Giulia e per Thiago, il bimbo che la donna portava in grembo. IFiaccole, palloncini rossi a bianchi. indossano magliette con la foto di Giulia, uomini e donne hanno un segno rosso sullo zigomo, simbolo della lotta alla violenza contro le donne. Al corteo anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Sant’Antimo Massimo Buonanno, oltre a diversi primi cittadini dei comuni limitrofi ed al vicesindaco della Città metropolitana di Napoli Giuseppe Cirillo.
“Questa mattina – ha proseguito De Lucafacendo riferimento all’ultimo epipsodio di cronaca – un’altra tragedia con una ragazza uccisa davanti a due bambini, alla fine della quale avremo altri quattro orfani e diverse famiglie distrutte. Abbiamo la sensazione che non ci sia più famiglia, che siamo ritornati in un mondo animale privo di valori fondamentale. No alla movida fatta di superalcolici e droga – l’appello di De Luca – che porta a follia e violenza. E al mondo dell’informazione che trasmette una vita che non esiste, fatta di soldi e competizione, dico fermiamoci. E alle ragazze – conclude De Luca – siate ferme e non andate all’ultimo appuntamento, ma chiedete un aiuto”.
"Abbiamo il cuore pesante pensando a Giulia"
“Abbiamo tutti il cuore pesante, è stata una settimana terribile. Quella foto di Giulia con il bimbo in grembo resterà nella mente di tutti noi, è stata un’immagine straziante, una tragedia per la famiglia” ha continuato il governatore campano “La società è percorsa da pulsioni di violenza, di aggressività che stanno sconvolgendo il nostro modo di vivere. Dobbiamo fermarci, riflettere e capire che ognuno di noi deve fare di più per riconquistare e trasmettere valori umani“. “Sono episodi sconvolgenti, di una violenza – spiega, riferendosi anche al duplice omicidio di questa mattina a Sant’Antimo – che è difficile immaginare. Come si può immaginare che un nonno uccida davanti ai nipotini? O che venga uccisa una ragazza incinta di sette mesi? Si fa fatica a concepirlo. L Qui dobbiamo creare un’altra società, ci vorrà del tempo. Ma singoli provvedimenti non bastano, dobbiamo mettere in movimento di nuovo le famiglie, i padri devono fare i padri, trasmettere valori, educare. Una nuova onda di umanità deve percorrere tutta la società”