Domani, domenica 11 maggio, la stazione di Piazza Garibaldi della Circumvesuviana resterà chiusa tutto il giorno ai viaggiatori in partenza da Napoli. Un provvedimento che costringerà i pendolari a raggiungere il terminal di Porta Nolana, con disagi particolarmente gravosi per chi viaggia con bagagli. La decisione arriva in concomitanza con uno sciopero di 24 ore indetto dal sindacato OrSa, ma a scatenare le proteste è la motivazione ufficiale: "ordine pubblico".
Una scelta contestata
Inizialmente, Eav aveva valutato di chiudere la stazione anche ai treni in arrivo, ma dopo un ripensamento nel pomeriggio, ha limitato la misura alle sole partenze. Tuttavia, la giustificazione fornita – il presunto rischio per l’ordine pubblico – ha sollevato forti critiche. I rappresentanti dei comitati pendolari, come Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, denunciano una gestione fallimentare.
«Eav usa la scusa dell’ordine pubblico per mascherare la sua incapacità», accusano Ferraro e Ciniglio «Durante il ponte di Pasqua e Primo Maggio, i treni erano sovraffollati, le banchine al collasso, e i servizi igienici inagibili. Allora non c’era alcun problema di ordine pubblico?»
Il malcontento crescente
La Circumvesuviana, un tempo fiore all’occhiello del trasporto campano, oggi versa in condizioni critiche: carenza di treni, infrastrutture obsolete e corse soppresse senza preavviso. Molti sospettano che questa chiusura sia solo l’anticipo di misure più drastiche, come l’introduzione di prenotazioni obbligatorie sulla linea Sorrento o la sospensione estiva di alcune tratte.
«È vergognoso», tuona Ciniglio. «Con le risorse a disposizione, Eav ha solo peggiorato il servizio. La dirigenza ha distrutto una ferrovia storica».
Cosa succederà adesso?
Mentre i pendolari si preparano a una giornata di caos, resta da vedere se Eav revocherà la decisione o se, come temono molti, questa chiusura sia solo l’inizio di un progressivo smantellamento del servizio. Intanto, la rabbia dei viaggiatori continua a salire: dopo anni di promesse non mantenute, la pazienza è ormai esaurita.