Nell’ambito delle celebrazioni per Napoli 2500, si è svolto un significativo pranzo di comunità, promosso dalla Fondazione Famiglia di Maria in collaborazione con l’organizzazione Napoli 2500. Un’iniziativa semplice solo all’apparenza, ma densa di significato: l’obiettivo è quello di favorire l’incontro, la solidarietà e la costruzione di un futuro inclusivo, mettendo al centro le persone.
Insieme per il futuro delle nuove generazioni
L’evento si inserisce tra le attività pensate per celebrare i 2500 anni di storia della città di Napoli, con uno sguardo rivolto soprattutto ai giovani. Le iniziative puntano a creare opportunità di crescita, studio e creatività, offrendo strumenti concreti alle nuove generazioni per immaginare e costruire una città più giusta e accogliente.
“Questo evento rappresenta un’importante occasione per promuovere il dialogo e la solidarietà tra le istituzioni e la comunità. Ogni presenza è un valore aggiunto: partecipare significa contribuire, insieme, alla costruzione di un tessuto sociale più forte e accogliente”, ha dichiarato Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria.
Condivisione e appartenenza attraverso il cibo
Il pranzo di comunità si è rivelato un momento simbolico, capace di rompere le barriere sociali e avvicinare le persone. Un gesto quotidiano, come mangiare insieme, si è trasformato in un potente strumento di coesione sociale.
“Mangiare insieme diventa così un gesto semplice ma profondamente simbolico, capace di avvicinare persone diverse, rafforzare i legami comunitari e promuovere un senso diffuso di appartenenza”, ha spiegato Laura Valente, direttrice artistica di Napoli 2500.
Un modello da replicare
L’energia positiva emersa dall’iniziativa conferma l’importanza di eventi inclusivi per rafforzare la comunità, stimolare la partecipazione attiva e generare nuove occasioni di dialogo e collaborazione tra cittadini, associazioni e istituzioni. Il pranzo di comunità non è solo un evento, ma un modello da replicare in altri quartieri della città.
