Il monumento più suggestivo della città è da oltre un anno mezzo spento: luci accese solo a destra, lato sinistro dimenticato. "Da oltre un anno il lato sinistro di Castel dell’Ovo è completamente al buio. Il simbolo più iconico e affascinante di Napoli, che dovrebbe essere valorizzato e illuminato in tutta la sua bellezza, è invece abbandonato al degrado visivo e all’indifferenza".
A lanciare l’allarme, ancora una volta, è la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà, che denuncia l’ennesima distrazione (o forse disinteresse) dell’amministrazione comunale.
"Abbiamo segnalato il problema, più volte – sottolinea Muscarà – eppure nessuno è intervenuto. I fari che illuminano la parte sinistra del castello sono spenti da mesi, forse si sono dimenticati della linea elettrica che alimenta quei lampioni? Siamo di fronte a una gestione miope, che ignora il valore culturale e turistico di uno dei nostri beni più preziosi".
L’attuale sistema d’illuminazione, installato circa dieci anni fa, ha sostituito i suggestivi lampioni a gas che per decenni avevano contribuito al fascino notturno di Castel dell’Ovo.
"Come documentato dal sito Laboratorio Napoletano, nel 2013 furono rimossi ben 38 lampioni a gas, rimpiazzati con impianti elettrici. Oggi, dopo anni di promesse e ammodernamenti, ci ritroviamo con un monumento mezzo illuminato e mezzo dimenticato. Il comune vuole risparmiare sulla corrente, così può illuminare le Veneri degli Stacci di turno?
Ci chiediamo - incalza Muscarà - se qualche esperto del Sindaco si sia mai accorto del problema. O forse anche questa volta bisogna aspettare che se ne occupino i cittadini o i turisti indignati? Napoli merita di meglio. Chiediamo subito un intervento e risposte precise su tempi e responsabilità".
