Nasce "Casa Comune": il primo co-housing per ragazzi con disabilità cognitive

Il progetto prenderà vita all'interno della Fondazione FoQus

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Napoli.  

Il 27 maggio 2025 segna una data storica per Napoli e per l’Italia intera: nasce “Casa Comune”, il primo co-housing per ragazzi con disabilità cognitive nella città partenopea. Un progetto che unisce innovazione sociale, inclusione e rigenerazione urbana, offrendo a giovani con sindrome dello spettro autistico, sindrome di Down e altre disabilità cognitive la possibilità di vivere autonomamente, con il supporto di educatori specializzati.

Dove nasce Casa Comune e chi l'ha realizzata

Il progetto prende vita in due sedi nel cuore dei Quartieri Spagnoli: uno spazio all’interno della Fondazione FoQus e un appartamento di 200 mq confiscato alla camorra, interamente ristrutturato e riqualificato. Un simbolo potente di rinascita civile.

“Casa Comune” è frutto di una rete virtuosa che unisce il Comune di Napoli, la Fondazione FoQus, Guber Banca, Enel Cuore, Fondazione Etica, il Consorzio Co.Re e l’Associazione Quartieri Spagnoli (AQS).

Vita autonoma e formazione professionale

Il co-housing offrirà agli ospiti non solo una casa dove sperimentare l'autonomia, ma anche percorsi di formazione professionale e attività lavorative. I ragazzi saranno coinvolti nella produzione di cioccolato artigianale e, nel fine settimana, nella gestione di un B&B sociale, destinato a turisti consapevoli e attenti al valore dell’inclusione.

Dalla riqualificazione urbana alla rigenerazione umana

Il recupero dell’immobile sequestrato a una famiglia camorristica è stato possibile grazie al contributo del conto deposito etico di Guber Banca, che ha destinato una percentuale degli interessi maturati alla ristrutturazione dell’appartamento. Enel Cuore ha invece curato l’arredamento degli ambienti, rendendoli accoglienti e funzionali.

Un esempio concreto di come il risparmio privato possa essere messo al servizio del bene comune, come sottolineato da Camilla Turelli, direttrice di Fondazione Etica.

La sfida del "Dopo di Noi" e il ruolo delle istituzioni

L’assessorato al Welfare del Comune di Napoli, guidato da Luca Trapanese, ha sostenuto attivamente il progetto attraverso fondi della legge 112/2016 sul “Dopo di Noi”, destinati all’autonomia delle persone con disabilità grave senza supporto familiare.

“Casa Comune rispetta i ritmi e la dignità delle persone più fragili, ed è un modello concreto di inserimento lavorativo e abitativo,” ha dichiarato Trapanese.

Anche l’assessore alla Legalità, Antonio De Iesu, ha ribadito l’importanza simbolica del progetto: “Un bene sottratto al crimine ora restituisce valore alla comunità.”

Un modello replicabile per l’Italia

"Casa Comune" rappresenta un modello innovativo di co-housing inclusivo, un'alternativa concreta alla semplice assistenza, che promuove la crescita, la responsabilizzazione e la partecipazione attiva dei giovani con disabilità intellettiva.

In un contesto come quello dei Quartieri Spagnoli, carico di storia e sfide sociali, questa esperienza si pone come esempio di rigenerazione urbana e sociale, dimostrando come la sinergia tra enti pubblici, privati e terzo settore possa generare cambiamenti profondi e duraturi.