Si chiude con un’archiviazione il caso della Taverna a Santa Chiara, il ristorante al centro di un acceso dibattito mediatico dopo la lite tra la titolare, Nives Monda, e due turisti israeliani lo scorso 3 maggio. Il Gip ha accolto la richiesta della Procura, confermando l’assenza di violenze o discriminazioni nel comportamento della ristoratrice, come sostenuto fin dall’inizio dai suoi legali.
La gogna mediatica
La vicenda era esplosa dopo la diffusione di un video in cui Monda discuteva animatamente con i due turisti, che l’avevano poi denunciata per presunti atteggiamenti antisemiti. Le indagini, però, hanno smentito ogni accusa. "Non c’è traccia di minacce o condotte violente nel filmato", ha spiegato l’avvocato Domenico Ciruzzi, difensore della donna insieme alla collega Stella Arena. "I turisti hanno lasciato il locale volontariamente, non perché costretti".
La Procura ha escluso anche l’aggravante di discriminazione religiosa o razziale (art. 604 ter c.p.), sottolineando che Monda aveva espresso una critica politica – non un insulto personale – riguardo al conflitto israelo-palestinese. "Si limitava a contestare una responsabilità morale del governo israeliano", ha precisato Ciruzzi, citando le motivazioni del Pm.
Ma il caso non si chiude qui. Gli avvocati hanno annunciato azioni legali contro alcuni media: "Nives è stata vittima di una gogna mediatica ingiustificata", ha dichiarato Arena, promettendo "azioni nelle sedi opportune per ripristinare la verità".
De Luca: Israele sta costruendo un fiume di odio
Intanto anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è tornato su quanto sta accadendo in Medio Oriente nella sua consueta diretta facebook: "Abbiamo avuto in una giornata 70 e più morti tra quei poveri disperati che erano alla ricerca di un po' di farina". Si dice sconvolto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, parlando della guerra a Gaza dicendo che il governo di Israele "sta costruendo un fiume di odio che andrà avanti per decenni". De Luca ha detto ancora che a Gaza "sono stati uccisi 200 giornalisti per evitare che sia documentato questa barbarie". "Sono di questi giorni le dichiarazioni di ministri israeliani che dicono di voler distruggere le fondamenta dello Stato Palestinese", ha proseguito e "stanno distruggendo le basi materiali per avere due popoli e due Stati, nel silenzio generale. E l'Europa sta dando un esempio di viltà".