Assegno di inclusione, niente bonus di ferragosto: protesta e rabbia alle Poste

Centinaia di persone in fila davanti alle Poste: ecco cosa è accaduto

Intervenuti Polizia e Carabinieri, alcune persone hanno accusato dei malori

Napoli.  

Per un errore di comunicazione tra Inps e Poste italiane la vigilia di ferragosto si è trasformata per centinaia di persone beneficiarie dell’assegno di inclusione in un vero e proprio incubo. Da stamane gli uffici postali di Napoli, dalle poste centrali al rione Sanità, sono stati presi d’assalto, con scene di rabbia e disperazione, qualcuno ha anche accusato dei malori richiedendo l'intervento delle ambulanze, in tutti i casi è stato necessario far intervenire Polizia e carabinieri. 

Cosa è accaduto 

Con un recente sms l’Inps ha comunicato che a partire dal 14 agosto 2025, per le domande di rinnovo della prestazione presentate a luglio 2025, in caso di esito positivo dell’istruttoria effettuata dall’Istituto, sarebbe stato erogato il contributo straordinario aggiuntivo.

In tanti speravano quindi nel bonus di ferragosto per le spese festive, ma non hanno ricevuto l’accredito. Si sono recati alle Poste per chiedere spiegazioni, e per ritirare le nuove carte Adi, scoprendo però in molti casi che gli uffici postali non hanno un numero sufficiente di carte nuove da distribuire agli aventi diritto perché inizialmente, da quanto si apprende, questa operazione sarebbe dovuta avvenire il 27 del mese di agosto. Davanti alle sedi di Napoli sono dovuti intervenire gli agenti di polizia e carabinieri per sedare gli animi.

Dalle Poste centrali fanno sapere in una nota che per chi ricevuto conferma per il rinnovo dell’Assegno di Inclusione l’accredito sarà effettuato sulla carta già in loro possesso, su cui verrà anche incluso l’importo della prestazione ponte per la mensilità di luglio. Si precisa che non è pertanto necessario recarsi presso gli uffici postali.

L'assegno di inclusione e il bonus di ferragosto 

L'assegno, entrato in vigore dal 1° gennaio 2024, prevede un sostegno economico accompagnato da percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Per i nuclei familiari che hanno iniziato a beneficiare del sussidio sin dal primo mese di applicazione, la prestazione è giunta al termine del primo ciclo di erogazione, fissato per legge in 18 mensilità. Per chi ha ricevuto il primo pagamento a gennaio 2024, la mensilità di giugno 2025 ha rappresentato l’ultima del primo periodo.

A chi spetta il bonus Adi?

A poter ricevere il bonus ponte sono dunque le famiglie che nel corso del mese di luglio hanno visto una sospensione dell'assegno dopo 18 mesi consecutivi di erogazione.

Quando arriva il pagamento?

Le date dell’accredito dipendono da quando è stata inoltrata la domanda. Per ricevere il bonus prima di Ferragosto è necessario aver presentato la richiesta di rinnovo entro il mese di luglio. In ogni caso, il contributo sarà corrisposto insieme alla prima mensilità del nuovo ciclo e non oltre dicembre 2025.

Stando alla relazione tecnica presentata durante l’esame del decreto legge (n. 92-2025) che ha introdotto la misura, quest’anno sono oltre 500mila le famiglie potenzialmente interessate dal contributo straordinario Adi. Entro ottobre 2025 infatti, 533mila nuclei potrebbero raggiungere la diciottesima mensilità. Sulla base del trascorso del Reddito di cittadinanza, va tuttavia calcolata una quota, pari al 5%, di beneficiari che non procederanno al rinnovo portando così il numero complessivo a 506mila.

A quanto ammonta il bonus?

Oltre alla data di pagamento, il bonus corrisponde alla prima mensilità di rinnovo anche per quanto riguarda l’importo. Ipotizzando, per esempio, un nucleo familiare a cui viene riconosciuto un contributo di 420 euro mensili, l’assegno ponte sarà di 420 euro. Il decreto fissa, tuttavia, un tetto massimo di 500 euro. Un nucleo che percepisce 600 euro mensili vedrà dunque il limite di 500 euro.