Agosto per chi vive in strada è più duro degli altri mesi. Le mense chiudono, i gruppi di aiuto che restano operativi si riducono. Ma a Ferragosto il punto di riferimento per i più poveri ed emarginati di Napoli resta sempre la Mensa del Carmine. ogni giorno dal 1986 per tanti bisognosi è l'unica certezza. Tra via Marina e le torri aragonesi sono decine gli uomini e le donne accampati in attesa del loro turno, ma è impressionante la coda di persone in fila sotto il sole per ricevere la busta con il pasto e le bibite fresche.
Oggi più di 700 pasti preparati e distribuiti dai volontari insieme a Padre Francesco Sorrentino.
Padre Francesco la solidarietà non va in ferie…
“Si,la mensa del Carmine è sempre aperta, trecentosessantacinque giorni l'anno e anche alla solennità dell'Assunta, a Ferragosto. Ecco, siamo qui, siamo qui sul campo per cercare di dare un aiuto ai tanti, veramente tanti fratelli e sorelle che vengono a bussare alla nostra porta. Oggi c'è una grande affluenza, c'è un po’ di confusione, ressa cerchiamo di fare tutto con ordine abbiamo superato le settecento unità ma ce lo aspettavamo, quindi ci siamo anche preparati in questo senso. E di questo ringraziamo il grande cuore dei napoletani che pur andando in vacanza hanno avuto o hanno o avranno un pensiero per una carezza per i fratelli meno fortunati di noi”.
Le cucine sono in grande attività, he cosa avete preparato oggi?
“La genovese napoletana con le cipolle, oltre cento chili di cipolle, una preparazione lunga e divertente, poi il Roast Beef di vitello con le patate al forno, il dolce anche una bibita gasata. Oggi ci hanno la frutta il dolce e di questo siamo veramente grati. Un bel pranzo dell'Assunta”.
In media quanti pasti al giorno distribuite?
“Noi in genere trecentocinquanta trecentosettanta pasti di media al giorno, quindi oggi come vedete sono arrivati più del doppio di fratelli bisognosi”.
