"Anni addietro, segnatamente nell'ambito della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell'Arenella, erano state adottate, con grande enfasi, alla presenza di rappresentanti dell'amministrazione comunale, alcune aiuole pubbliche, affidate a privati in base a un'apposita convenzione varata dal Comune di Napoli - ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero -. Ma, con il trascorrere del tempo, quell’affidamento delle aree comunali a verde si è rivelato un vero e proprio flop, visto che molte di quelle aiuole, si parla di circa 500 in tutta la Città, affidate ai privati ma prive della necessaria quanto costante manutenzione ordinaria, sono state, tra l'altro, sovente trasformate in ricettacoli di rifiuti, dove si può trovare uno di tutto oltre a presentare il prato e le piante che si trovano su di esso in uno stato, a dire poco, indecoroso.
Eppure - puntualizza Capodanno - nella convenzione era stabilito che la manutenzione dell’area affidata deve essere effettuata a totale cura e spese della parte affidataria e che le aree a verde devono essere conservate nelle migliori condizioni di manutenzione e con la massima diligenza, cosa che evidentemente allo stato non sempre si verifica senza che siano stati sempre adottati i provvedimenti consequenziali, vale a dire la revoca dell'affidamento.
Adesso - sottolinea Capodanno -, nonostante la palese esperienza negativa legata all'affidamento delle aiuole, nell'ambito di quella che viene presentata come una rivoluzione addirittura da estendere a livello nazionale, in attesa che venga finalmente varato il regolamento del verde, atteso da anni, il Comune di Napoli vorrebbe affidare ai privati anche i parchi, compresa la villa comunale, attualmente chiusa al pubblico per lavori di riqualificazione. In pratica la presunta rivoluzione consisterebbe in una vera e propria dismissione di un compito che spetta, per legge, specificamente all'amministrazione comunale, vale a dire la cura e la manutenzione del verde e segnatamente dei parchi comunali, demandando tale compito ai privati, trasferendo a questi ultimi spese e responsabilità, con risultati che, anche alla luce delle esperienze pregresse relativamente alle aiuole, si possono già immaginare.
Perché - domanda Capodanno - invece di delegare ad altri i propri compiti istituzionali, il Comune di Napoli, utilizzando le notevoli risorse economiche che stanno piovendo sulla città, non pensa invece ad assumere personale, offrendo così anche opportunità occupazionali ai tanti giovani che allo stato ne sono privi? A partire dall'assunzione dei giardinieri dal momento che, stanno alle cronache, al momento ne sarebbero rimasti in servizio solo 20. Come potrebbero aziende e privati occuparsi della manutenzione del verde comunale, non avendo una specifica competenza al riguardo se non affidandosi a ditte specializzate con conseguenti notevoli oneri economici da sostenere, e in cambio di cosa?"
Sulle questioni sollevate Capodanno richiama l'attenzione del sindaco di Napoli, Manfredi, e dell'assessore al verde Santagada, chiedendo di assumere il personale necessario invece di affidare la manutenzione dei parchi comunali ai privati che, tra l'altro, in assenza di un regolamento che la disciplini, appare allo stato più che un progetto solo un'idea, che, al di là delle intenzioni, non ha nulla di rivoluzionario in quanto già adottata, con esiti ampiamente negativi, per le aiuole.
