Fine dei disagi: riapre la rampa dell’A3 a Napoli

Via le transenne dopo 2 mesi

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Napoli.  

Questa mattina, è stato riaperto al traffico l’ingresso dell’Autostrada A3 Napoli-Salerno di via Galileo Ferraris, chiuso dal 23 luglio scorso per lavori di manutenzione. Dopo quasi due mesi di stop e proteste da parte dei pendolari, le transenne sono state rimosse e la rampa è tornata utilizzabile.

La chiusura dal 23 luglio e i problemi al traffico

La rampa di accesso era stata chiusa a fine luglio per lavori di adeguamento. Inizialmente, la riapertura era prevista per il 6 settembre, ma una proroga della società SPN, gestore dell’arteria, aveva spostato la data al 6 dicembre 2025, generando malcontento e forti critiche.
La chiusura aveva causato code chilometriche e gravi disagi non solo agli automobilisti diretti verso i comuni vesuviani e Salerno, ma anche alla viabilità interna di Napoli.

La decisione del Ministero dei Trasporti

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, ha bocciato la proroga, definendo “non esaustive” le motivazioni addotte da SPN. Gli uffici tecnici hanno evidenziato che un prolungamento dei lavori avrebbe comportato “notevoli disagi e turbative alla circolazione autostradale e cittadina”.
Per questo, l’ordinanza SNP184/2025 è stata revocata, imponendo la riapertura immediata dello svincolo.

Le proteste e il pressing istituzionale

Tra i più critici nei confronti della chiusura prolungata c’è stato il presidente della Commissione Trasporti del Comune di Napoli, Nino Simeone, che aveva chiesto l’intervento del Prefetto e l’apertura di un tavolo urgente.
La pressione istituzionale, insieme alle segnalazioni dei pendolari, ha accelerato la decisione di rimettere in funzione la rampa.

I lavori sul Viadotto “San Giovanni”

Gli interventi non sono conclusi: i lavori riguardano l’adeguamento ai carichi statici e variabili e l’adeguamento sismico dell’Opera 26 – Tratto B, Viadotto San Giovanni. Si attende ora una nuova ordinanza che stabilisca i tempi e le modalità di completamento delle opere, senza bloccare nuovamente l’accesso strategico.