Zaini in spalla e libri che pesano come un macigno sui bilanci domestici: questa è la realtà di molte famiglie italiane all’inizio dell’anno scolastico. I costi non sono affatto trascurabili: per le scuole superiori si possono superare i 1.250 euro, mentre per le medie si arriva intorno ai 580 euro.
La corsa all’usato tra Port’Alba e Piazza Dante
Per ridurre le spese, molti genitori e studenti si rivolgono al mercato dell’usato. Tra Port’Alba e Piazza Dante, le librerie e le piattaforme online già registrano una forte domanda di testi di seconda mano. Tuttavia, trovare libri usati non è semplice: gli editori aggiornano continuamente le edizioni, rendendo difficile il risparmio e costringendo molti ad acquistare volumi nuovi.
L’aumento dei prezzi dei libri scolastici
Secondo l’Associazione Italiana Editori, negli ultimi quattro anni i prezzi dei libri sono aumentati del 7,5% per la scuola media e dell’8,2% per le superiori. Solo nell’ultimo anno, l’incremento medio è stato del 2,5%, mentre anche i libri usati registrano prezzi più alti rispetto agli anni precedenti.
Una vera e propria tassa occulta sull’accesso al sapere.
Le ricerche online confermano questo trend: le query per la parola chiave libri sono aumentate del 73%, mentre zaino e astuccio registrano rispettivamente un incremento del 35% e del 75%. Anche quaderni e tablet, strumenti sempre più essenziali nella didattica moderna, hanno visto crescere le ricerche del 33% e del 67%.
Usato: risparmio e opportunità di guadagno
Acquistare libri usati permette di risparmiare fino al 50% del prezzo di copertina, ma rappresenta anche un’opportunità di guadagno. Secondo una ricerca di Wallapop in collaborazione con mUp3, le famiglie italiane stimano di poter ricavare fino a 90 euro vendendo il materiale scolastico degli anni passati.
Le vendite online di articoli per la scuola sono in aumento: Zaini e tablet: +33%; Quaderni: +44%; Libri: +52%; Diari: +91%, il prodotto con maggiore crescita.
Risparmio e sostenibilità: le scelte delle famiglie
Un sondaggio di Altroconsumo rivela che quasi un terzo dei genitori con figli alle medie ha acquistato esclusivamente libri usati. La percentuale scende al 26% per le superiori, ma resta significativa. Le motivazioni principali sono legate a ragioni economiche, alla riduzione degli sprechi e all'impatto ambientale.
I genitori si affidano sia a negozi fisici che a piattaforme online come Libraccio.it, Amazon, Subito.it e Facebook Marketplace. Libraccio gestisce circa il 50% delle vendite digitali di libri scolastici usati.
Politiche e consigli per risparmiare
Per contrastare il caro libri, alcune associazioni come Cittadinanzattiva hanno proposto detrazioni fiscali e un aumento della soglia ISEE per l’accesso ai fondi di sostegno.
Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato un incremento del fondo per l’acquisto di libri per le famiglie meno abbienti, portandolo a 137 milioni di euro nel 2025 e a 139 milioni negli anni successivi.
