Napoli ricorda Siani a 40 anni dall'omicidio: "Esempio di coraggio"

Dalla manifestazione del Mercadante alla proiezione del documentario sulla vita del giornalista

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Napoli.  

Io sono Giancarlo. E' lo slogan che ha accompagnato la manifestazione del Mercadante, quella organizzata dal Mattino, per ricordare Giancarlo Siani, ucciso esattamente 40 anni fa. Ricordarlo in particolare per i ragazzi, tanti, presenti nel teatro cittadino.


. "Giancarlo diventa un simbolo di tutti i giornalisti uccisi - ha detto il fratello Paolo - perché purtroppo raccontare notizie dà fastidio ai potenti e invece raccontarle bene serve ai cittadini. Se lo dimenticassimo sarebbe come se lo uccidessero un'altra volta e non sarebbe giusto perché era un ragazzo giovane che voleva fare il giornalista e ricordarlo vuol dire anche sperare che qualcuno di ispiri a lui, al suo modello di vita e di giornalismo"

E tra rap e spettacolo, tra Lucariello, Alessandro Siani e Toni Servillo, l'esempio di chi, come Alessandro, è stato esempio di coraggio e indipendenza.
Anche  Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel ricordare Giancarlo Siani, sottolinea che "lo animava un forte senso di giustizia sociale che - rileva - si nutriva di legalita'". "Il suo impegno di cronista ne 'Il Mattino' e nelle altre testate con cui ha collaborato - dichiara il capo dello Stato - era strettamente legato a valori di umanita' e di civismo. Far conoscere la realta' criminale che la camorra voleva occultare era un modo per tentare di liberare il territorio dallo strangolamento operato dalle attivita' illegali che ne opprimono vita e sviluppo. Le verita' raccontate sono state la ragione della spietata rappresaglia".

Solo una delle manifestazioni, quella del Mercadante, per ricordare Giancarlo, in mattinata il sindaco Manfredi ha depositato una corona di fiori sulla lapide in memoria del giornalista, in serata sarà proiettato il documentario realizzato dalla Rai.


"Oggi è un anniversario importante - ha detto Manfredi - perché sono passati 40 anni dal suo assassinio, ma noi ogni anno con sempre maggiore impegno ricordiamo il suo sacrificio che è sempre attuale. L’informazione libera è una leva fondamentale della democrazia, soprattutto coi tanti scenari di guerra che ci sono nel mondo vediamo oggi come i giornalisti siano i primi ad essere colpiti perché rappresentano la libera informazione. Ricordare Giancarlo significa ricordare il ruolo della stampa nella difesa della democrazia e della legalità. Tanti passi sono stati fatti ma tanti ancora bisogna fare per liberare il nostro territorio dalla pressione della Camorra ed il lavoro che viene fatto nelle scuole con i giovani è la migliore eredità possibile che Giancarlo ci ha lasciato e che dobbiamo coltivare ogni giorno. Oggi il nostro pensiero deve andare a tutti i giornalisti che hanno perso la vita a Gaza, in Ucraina ed in tutte le guerre dimenticate".