Le Amministrazioni sono spesso concentrate sul bilancio finanziario, e questo vale ancor di più per Napoli, che al nostro insediamento aveva un altissimo debito pro capite. Siamo riusciti a riportare la nave sulla rotta giusta, ma accanto alla visione economica è fondamentale considerare l'impatto del lavoro svolto sulla crescita economica, sociale e culturale. Questo Bilancio Sociale rappresenta un primo momento di sintesi di quanto è stato fatto, ma anche uno strumento di valutazione su ciò che resta da fare. Oggi non possiamo prescindere da una visione integrata dell'Amministrazione pubblica. La sicurezza, ad esempio, non è solo controllo del territorio, ma anche riduzione della marginalità e miglioramento delle condizioni di vita. Lo stesso vale per lo sviluppo: la crescita deve sempre accompagnarsi alla riduzione dei divari. Una città moderna, proiettata verso il futuro, deve mantenere l'equilibrio dei conti, ma anche prestare grande attenzione all'impatto sociale di ogni intervento".
Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, alla presentazione, questa mattina nella Sala Giunta di palazzo San Giacomo, del primo Bilancio Sociale del Comune, uno strumento di trasparenza e rendicontazione che fotografa le principali azioni dell'amministrazione Manfredi dal 2022 al 2024, con uno sguardo alle prospettive future. Il documento è stato redatto secondo le linee guida della delibera comunale 460/2024 e si concentra su welfare, riqualificazione urbana, cultura, turismo e il "Patto per Napoli".
In dettaglio, è stato evidenziato nel corso della presentazione, il Comune ha rafforzato il sistema di welfare, aumentando dell'11% le risorse (da 119 a 133 milioni di euro in tre anni) e ampliando i servizi per anziani, disabili, minori, migranti e donne vittime di violenza. Tra le novità, la Cartella Sociale Informatica, il potenziamento dei servizi sociali municipali, nuovi progetti per minori e Rom, e campagne di sensibilizzazione come 'Diritti in Comune' e il Capability Festival. Particolare attenzione è stata data all'inclusione, alla lotta alla povertà educativa e all'autonomia delle fasce più deboli.
