Cinquantasei eventi sportivi, competitivi e non, che coinvolgeranno oltre ventuno discipline diverse. Sono questi i numeri di Napoli Capitale europea dello sport 2026, il prestigioso titolo assegnato nel novembre 2023 alla città partenopea, che ha prevalso sulla candidatura della spagnola Saragozza.
Un riconoscimento che apre a un anno straordinario, costruito grazie alla collaborazione tra Comune di Napoli, Coni e Aces Europe, e che punta a coniugare grandi eventi internazionali e ricadute concrete sul territorio. «Abbiamo un fitto programma di appuntamenti organizzati con le federazioni nazionali e con il Coni – ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi – ma il 2026 sarà anche l’anno in cui completeremo interventi fondamentali sull’impiantistica sportiva, affinché resti un lascito duraturo per la città».
L’obiettivo è chiaro: non solo competizioni di alto livello, ma sport come strumento sociale, soprattutto per i giovani e per le periferie. «Termineremo il grande lavoro su tutte le piscine cittadine e realizzeremo interventi diffusi su campetti e impianti nelle Municipalità – ha aggiunto Manfredi – perché questo è lo spirito di un anno di sport che deve essere competitivo, ma anche inclusivo».
Il calendario 2026 abbraccia un’ampia gamma di discipline, dall’atletica leggera al basket, dal ciclismo alla vela, dal tennis al padel, passando per arti marziali, nuoto, scherma e sport paralimpici. Tra gli appuntamenti di maggiore richiamo figurano la Neapolis Marathon, il Napoli Bike Festival, i Campionati europei di scherma e il Campionato europeo Under 23 di judo, oltre a prestigiosi tornei internazionali di tennis e padel.
Un programma che si arricchirà ulteriormente con eventi di assoluto rilievo: dalla pre-regata della Coppa America, in programma a giugno, alla tappa del Giro d’Italia, che tornerà a Napoli per il quinto anno consecutivo, fino alla partita inaugurale degli Europei di volley maschile, prevista a settembre nello scenario simbolico di piazza Plebiscito.
«Le iniziative di rilievo internazionale sono arrivate grazie all’autorevolezza che questa amministrazione e la città di Napoli hanno finalmente conquistato – ha sottolineato l’assessore allo Sport Emanuela Ferrante – ma il nostro lavoro si è concentrato soprattutto sulle infrastrutture da lasciare in eredità ai cittadini».
Accanto alle competizioni, spazio anche a format innovativi e partecipativi come la Notte Bianca dello Sport, il Pink Up Festival e lo Sport Kids Festival, pensati per favorire inclusione, socialità e avvicinamento allo sport. In programma anche conferenze, seminari, attività nelle scuole e giornate dedicate al benessere e alla cultura sportiva.
Alla presentazione del calendario hanno preso parte, tra gli altri, il presidente di Aces Europe – delegazione Italia, Vincenzo Lupattelli, il presidente del Coni Campania, Sergio Roncelli, e il presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, Gianfranco Coppola.
Napoli si prepara così a vivere un 2026 da protagonista dello sport europeo, con uno sguardo rivolto al mondo e radici ben piantate nel territorio.
