Rosa adescata e scomparsa. La Procura riapre il caso

Il giallo di Sant'Antimo. Dpo essersi avvicinata all'Islam, la 15enne è sparita nel nulla

Sant'Antimo.  

Rosa Di Domenico è scomparsa da Sant’Antimo il 24 maggio scorso. A soli 15 anni, la ragazzina ha abbandonato i genitori con i quali viveva ed è letteralmente sparita nel nulla. Non hanno sortito effetti sinora, gli accorati appelli dei suoi familiari che hanno denunciato l'accaduto. Raccontando ogni dettaglio utile ai fini delle indagini, quelle di cui si sta occupando la dottoressa Giovanna Cervo, gip del Tribunale di Napoli, che ha disposto la riapertura del caso della minore scomparsa.

LA PISTA. Si teme che Rosa possa essere stata adescata da un cittadino pakistano residente a Brescia. Ed è quindi caccia all'uomo. Sono stati i genitori della ragazza a raccontare di quello straniero conosciuto qualche anno prima su una chat. Hanno raccontato di quel rapporto morboso che ha di fatto “cambiato” radicalmente la vita della piccola Rosa, all'epoca poco più che 12enne. Una ragazzina che, improvvisamente, non si rivede più nei principi familiari in cui s'era formata e che, poco alla volta, si avvicina al mondo islamico e alle sue regole. Un percorso che l’ha condotta a modificare le proprie abitudini alimentari, a cambiare il proprio modo di vestire, fino a ad assumere uno stile di vita tipico di una donna musulmana. Ma c'è dell'altro. Secondo le tesi investigative, la ragazzina sarebbe stata usata per scambi di foto a contenuto pedopornografico. Saranno le nuove indagini della Procura di Nola a far luce sul mistero di Sant'Antimo.