Ciro trovato morto sui binari: "Lo hanno lanciato dal treno"

Le parole del padre: non si è suicidato

Arzano.  

di Siep

«Non è stato un suicidio: Ciro è stato lanciato dal finestrino del treno». Pesano come macigni le parole di Salvatore Ascione, papà di Ciro, il 16enne ritrovato morto sui binari della linea ferroviaria nei pressi di Casoria, hinterland di Napoli. Il padre del ragazzo scarta seccamente l’ipotesi di un suicidio. Salvatore Ascione non crede che Ciro si sia lanciato dal finestrino. Secondo il padre, come ha spiegato ai cronisti di Chi l’Ha Visto, Ciro Ascione sarebbe stato scaraventato fuori dal finestrino del convoglio.

Un giallo in piena regola quello del 16enne trovato senza vita, con la Procura di Napoli Nord che pende per l'ipotesi dell'incidente o per quella più grave dell'omicidio, mentre viene escluso che Ciro possa essersi suicidato perchè come spiegano i parenti: era un ragazzo sereno, felice. Stasera ci sarà la fiaccolata nella sua Arzano per chiedere giustizia e verità. Un paese in fermento per un dolore troppo forte. Un ragazzino sereno la cui vita è finita troppo presto. «Un dolore inaccettabile - commentano sul social -».

Sabato pomeriggio, Ciro era uscito di casa proprio per incontrare la ragazza in via Toledo.

I due si erano poi separati verso le 20.45. Da lì Ciro ha raggiunto piazza Garibaldi, dove ha sentito telefonicamente i genitori. Gli ha annunciato il suo arrivo imminente via treno a Casoria. Una telecamera lo ha ripreso proprio mentre entrava in stazione e passava davanti alla libreria Feltrinelli. Il giovane ha poi preso il treno delle 21.22 Napoli-Caserta, che fermava appunto a Casoria. Ma alla stazione non ci è mai arrivato.

Sanno che è arrivato in stazione, in piazza Garibaldi, da lì s’è dileguato. Di lui non si sa più nulla. La sua fidanzatina «del centro di Napoli» è l’ultima persona che lo ha visto. T Cosa è successo a Ciro? Tra le ipotesi quella di una rapina finita male, un litigio, un diverbio con qualcuno. L’appello dei famigliari è quello di collaborare, parlare. Chi era in viaggio su quel treno non può non aver visto nulla. I genitori, disperati, chiedono di conoscere la verità.