Tragedia nella famiglia di Bifolco:è morto il fratello Tommaso

Dramma nella famiglia del rione Traiano, del giovane 17enne che venne ucciso due anni fa

Napoli.  

 

di Simonetta Ieppariello

Dolore che si aggiunge al dolore. A pochi giorni dalla sentenza che ha dimezzato in appello la condanna per il carabiniere imputato per l'omicidio di Davide Bifolco, è morto Tommaso, fratello dello sfortunato 17enne del Rione Traiano.

Un nuovo dolore colpisce la famiglia Bifolco dopo la sentenza che ha ridotto la pena per il militare da 4 anni e 4 mesi a 2 anni.

La famiglia, che ha appreso della sentenza scortata all'interno del tribunale dalla polizia, nei giorni scorsi ha chiesto che la magistratura faccia giustizia sul caso e che vengano analizzate alcune prove che potrebbero far luce sulle vicende avvenute la notte del 4 settembre 2014 e che portarono alla morte di Davide. La scorsa notte, tuttavia, il fratello Tommaso è stato colto da infarto. L'uomo è stato portato in ospedale dove oggi si è spento. Un dramma senza fine. 

La scorsa settimana la famiglia di Davide Bifolco era scesa in strada con un pezzo del Rione Traiano per protestare contro la riduzione di pena a Gianni Macchiarolo, il carabiniere che il 5 settembre 2014 sparò a Davide, uccidendolo, al termine di un inseguimento. 

Il padre del ragazzo di 16 anni, Giovanni, aveva dichiarato a mezzo stampa le intenzioni della famiglia: "Non ricorreremo in appello, ma non ci fermeremo. Stiamo valutando con l'avvocato la possibilità di riaprire l'indagine per inquinamento di prove. Stanno coprendo un carabiniere che potrebbe anche rifare quello che ha portato alla morte di mio figlio. In quattro anni non ci ha mai chiesto scusa o perdono. Magari tornerà anche a lavorare". 

La sentenza era arrivata in tarda mattinata e nel pomeriggio l'associazione nata dopo la morte del ragazzo di 16 anni aveva organizzato un presidio nel cuore del Rione, da cui era partito un corteo che ha percorso via Cinthia fino allo svincolo della tangenziale. Non erano mancati momenti di tensione tra i manifestanti, con cassonetti rovesciati per bloccare il traffico. Una protesta popolare per un processo che tanti hanno voluto accostare a quello di Stefano Cucchi, per il coinvolgimento di persone dell'arma.