Sant’Anastasia: crolla parete a scuola, ferita maestra incinta

Bambini, sotto choc, piangevano e raccontavano di aver sentito un boato e visto la parete crollare

Sant'Anastasia.  

Nel crollo della parete che divideva due aule dell’Istituto di Sant’Anastasia è rimasto contuso un bambino ed è stata ferita anche l’insegnante di sostegno, la quale è stata colpita alla testa e ad una spalla: la donna è al quarto mese di gravidanza.

Subito dopo il crollo i bambini di terza elementare a Sant'Anastasia sono scappati fuori dall'aula e si sono rifugiati nell'atrio del plesso, in attesa dell'arrivo dei genitori. 

A raccontarlo sono alcune mamme sottolineando che i bambini, sotto choc, piangevano e raccontavano di aver sentito un boato e di aver visto la parete crollare sulla maestra di sostegno

"Piangevano tanto - racconta una mamma - e noi ci siamo spaventate perché sui gruppi si sono susseguite le foto della parete, e non riuscivamo a capire cosa fosse realmente successo". Uno dei bambini è stato colpito da una delle pietre della parete, mentre un altro, spiega un papà, sarebbe rimasto contuso ad una gamba mentre scappava dall'aula. Sul posto sono arrivati il sindaco Lello Abete, alcuni consiglieri comunali, vigili urbani e carabinieri, che hanno allertato il 118.

AGGIORNAMENTO. PARLA LA PRESIDE: IN CORSO LE INDAGINI

La dirigente scolastica del I istituto comprensivo di Sant'Anastasia, Maria Capone, ha preferito non commentare il crollo avvenuto nel plesso della scuola elementare di via Umberto I, spiegando che ''attualmente sono in corso le indagini da parte delle autorità, che verificheranno le eventuali responsabilità''. La Preside si è recata a scuola subito dopo essere stata informata del crollo, lasciando poi il plesso da un'uscita secondaria. L'Istituto comprensivo diretto da Capone, ha visto, due anni fa, la chiusura di un intero plesso, quello delle elementari di via Sodani, per inagibilità, ed il conseguente trasferimento di parte dei bambini dapprima nel plesso di via Umberto I, e poi in un altro istituto comprensivo, in attesa della consegna dell'ex centro polivalente Liguori. La stessa centrale dell'Istituto comprensivo in via Regina Margherita, dove ha sede la scuola media, ha visto l'inagibilità di alcune classi, trasferite, ad inizio dello scorso anno scolastico, in una struttura messa a disposizione dai padri domenicani di Madonna dell'Arco.

AGGIORNAMENTO. LA PARETE REALIZZATA PER MURARE UN'APERTURA

Saranno gli accertamenti in corso a far decidere l'eventuale sequestro delle aule. Secondo le prime indiscrezioni, però, la parete divisoria sarebbe stata realizzata per murare un'apertura, probabilmente una porta a più ante, tra due vani trasformati poi in aule. Le immagini del crollo, postate anche sui social network, mostrano infatti anche gli stipiti di legno che facevano da cornice ai mattoni di calcestruzzo cellulare. I vigili del fuoco del comparto di Ponticelli hanno effettuato i sopralluoghi per verificare che all'interno della scuola non vi siano altre pareti simili, mentre i carabinieri della Compagnia di Castel Cisterna sono al lavoro per verificare la regolarità dei lavori effettuati negli anni scorsi. Il sindaco, Lello Abete, ha annunciato che sarà aperta anche un'inchiesta interna volta proprio alle verifiche delle necessarie autorizzazioni dei lavori.

AGGIORNAMENTO. IL PRESIDNERE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PRESIDI: “Il governo la smetta con provvedimenti inutili, sistemi le scuole”

Sulla vicenda di Sant’Anastasia interviene Antonello Giannelli il presidente dell'Associazione nazionale presidi che ha dichiarato "Invece di fare i controlli biometrici, spendendo centinaia milioni di euro, sarebbe meglio usare questi fonti per sistemare le scuole. Abbiamo già fatto tanti comunicati, abbiamo scritto ai ministri dell'Interno Matteo Salvini e dell'Istruzione Marco Bussetti, e oggi ribadiamo con forza che è necessario fare i controlli sulle aule: sappiamo dal rapporto di Cittadinanzattiva che in Italia c'è un crollo nelle scuole italiane ogni quattro giorni. A volte piccoli pezzetti ma, come oggi, può capitare che alunni e docenti rimangano coinvolti. Si deve intervenire al più presto. Oggi c'è mancato davvero poco: a Sant'Anastasia, in provincia di Napoli, è crollata una parete in una terza classe primaria di un istituto comprensivo. Colpiti una maestra di sostegno e alcuni bambini. Lo avevamo scritto pochi giorni fa, il 7 aprile, commentando la notizia di un solaio crollato a Roma: è sempre più urgente effettuare un controllo a tappeto dei solai e degli edifici scolastici italiani, serve un'anagrafica dei lavori più urgenti da svolgere. Anziché occuparsi di queste urgenze e garantire l'incolumità di alunni e personale ci si premura di far approvare una misura del tutto inutile e di facciata, come i controlli biometrici generalizzati, per un costo di almeno 100 milioni di euro. Ricordiamo che Cittadinanzattiva documenta un crollo, piccolo o grande, almeno ogni quattro giorni e che la statistica non perdona. Non ci stancheremo di ripeterlo: dobbiamo controllare i solai e mettere in sicurezza le aule scolastiche! Sblocchiamo i fondi di cui tanto parla il Ministro Bussetti e lasciamo perdere i provvedimenti insensati, dispendiosi e inutili come i controlli biometrici", ha concluso Giannelli.