Napoli: colpito da un cornicione muore negoziante di via Duomo

L’uomo di 66 anni gestiva un negozio di abbigliamento.

Napoli.  

Ancora una tragedia a Napoli dovuto ad un crollo. Il titolare di un negozio di via Duomo, un uomo di 66 anni residente nel quartiere stella, è stato colpito da un cornicione staccatosi dal quinto piano di un edificio di Via Duomo. L’uomo,trasportato d’urgenza all’ospedale CRO, è morirò poco dopo il suo arrivo. Il 66enne gestiva un negozio di abbigliamento. 

Questo ennesimo episodio mostra la fragilità di una città nella quale ormai è diventato normale rischiare di essere vittime di crolli che si verificano soprattutto nelle zone storiche.

La vittima è Rosario Padolino

La vittima è Rosario Padolino, 66 anni, molto noto tra gli operatori commerciali di Via Duomo. Secondo le prime testimonianze quando si è staccato il pezzo di cornicione stava passeggiando a circa duecento metri dal suo negozio. Il cornicione era già imbrigliato; notevole è stata la quantità di materiale caduta sulla strada. Soccorso dai passanti è stato portato nel Centro traumatologico ortopedico ma è deceduto poco dopo. La strada, dove sono in corso lavori di rifacimento dei marciapiedi, è affollata di turisti.

La rete di protezione non ha retto

Le pietre si sono staccate da un edificio dove erano previsti interventi di messa in sicurezza. I frammenti hanno sfondato una rete di protezione che avrebbe dovuto proteggere da distacchi di pezzi del cornicione. Padolino è stato colpito dalle pietre a circa 200 metri dal suo negozio di abbigliamento, "Coriandoli", dove però non si recava da tempo. I Vigili del Fuoco stanno valutando lo sgombero di due edifici.

Parla la moglie della vittima

É disperata Grazia Ragozzino, moglie del commerciante Rosario Padolino, 66 anni, morto oggi a Napoli dopo essere stato colpito da pezzi di cornicione in Via Duomo. Lo scrive su facebook dove scrive: "L'amore se ne è andato in cielo e non mi ha salutato. Non ci credo, sono disperata" afferma tra le tante manifestazioni di solidarietà e affetto degli amici increduli. Padolino, conosciuto tra i commercianti di Via Duomo e dell'intera zona di Piazza Cavour e Via Foria, era stato promotore negli anni di iniziative di valorizzazione dell'area

Pisani: a via Duomo ennesima vittima innocente

"Occorre immediatamente un censimento dei cornicioni killer, buche e strade pericolose almeno per segnalare i pericoli e per evitare altri morti visto che istituzioni e privati non sono capaci di ripristinare la normalità e garantire la sicurezza" afferma l'avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia di Salvatore Giordano, il 14enne deceduto cinque anni fa a causa della caduta di calcinacci dalla facciata della Galleria Umberto a Napoli. "Oggi piangiamo un'altra volta, un'altra vittima innocente, come se fosse morto anche Salvatore Giordano per la seconda volta - aggiunge Pisani - in questa città il sacrificio del piccolo Salvatore non è servito a nulla; la nostra solidarietà alla malcapitata famiglia vittima di incuria e negligenze sperando che almeno la giustizia faccia il suo corso visto che la famiglia Giordano aspetta da anni una risposta dovuta".

Verdi: sconcertati per ciò che accaduto ora si accertino le responsabilità

“Siamo sconcertati e amareggiati, è impensabile che una persona, in un Paese civilizzato, debba essere ucciso mentre passeggia tranquillamente. É vergognoso, una situazione allucinante e preoccupante" dicono Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, e il consigliere comunale del Sole che Ride, Marco Gaudini. "Molti edifici della città cadono a pezzi, e assicurare che i proprietari svolgano una manutenzione generale e periodica deve essere fra le priorità delle istituzioni" aggiugono. "Bisogna muoversi in fretta, bisogna intervenire con sopralluoghi nelle aree più a rischio e lavori mirati. Esprimiamo grande vicinanza alla famiglia della povera vittima: il nostro impegno sarà quello di far luce sui fatti e accertare le responsabilità di questa tragedia" concludono.

I primi soccorritori sono stai i commercianti della zona

“Gli tenevo il braccio, che era fratturato, e gli faceva male, ma lui mi rispondeva e non pensavo che potesse morire". Luca Rosolio, giovane titolare di una merceria di via Duomo, che si trova a 50 metri dal luogo del crollo del cornicione nel quale è morto il commerciante Rosario Padolino, racconta gli ultimi momenti di vita del 66enne. Con lui c'era un altro commerciante, Maurizio Palma, vicepresidente del comitato dei residenti di Via Duomo. "Aveva una ferita in testa, ma non era profonda ed aveva anche smesso di sanguinare prima che arrivasse l' ambulanza, aggiunge Luca. "Era cosciente - racconta Palma - ma ad un certo punto mi ha detto: 'Stavo dormendo bene, perchè mi hai svegliato' ed ho capito che non era più lucido. Poi mi hanno chiamato dall' Ospedale per dirmi che era morto". "É assurdo che a Via Duomo un uomo, un commerciante stimato da tutti, possa morire così, mentre andava a prendere un caffè al bar" conclude Luca Rosolio.

Venanzoni e Lebro: questo dramma dimostra che l’Amministrazione comunale è assente

"Il dramma di via Duomo è la dimostrazione che l'Amministrazione comunale non ha messo in campo alcuna iniziativa per aiutare una città ormai in profonda crisi economica. Il moltiplicarsi delle reti verdi per evitare la caduta di calcinacci in ogni quartiere della città (anche nelle aree più ricche) è la dimostrazione che interi condomini sono al collasso". É quanto affermano, in una nota congiunta, David Lebro, capogruppo "La città" e Diego Venanzoni, consigliere del Pd. "Le precedenti amministrazioni di centrosinistra hanno sempre cercato di prevenire questo fenomeno, oggi invece si è arrecato un pregiudizio verso la proprietà privata: privando la cittadinanza di qualsiasi aiuto, discriminando i cittadini che hanno sacrificato una vita intera per comprare la prima abitazione" aggiungono. "Si parla di ricchezza venuta dal turismo, in realtà è la ricchezza di pochi, magari neanche residenti a Napoli, che non avvertendo quel senso viscerale di appartenenza, non nutrono il minimo interesse a farla progredire. Bisogna sostenere a qualunque costo le iniziative utili a evitare tragedie come quella di oggi" concludono Lebro e Venanzoni.

La Procura ha sequestrato le facciate dei palazzi

La Procura ha disposto il sequestro probatorio delle facciate dei due palazzi e dei cornicioni crollati in via Duomo, a Napoli, dove un commerciante, Rosario Padolino, di 66 anni, è stato colpito da un pezzo cornicione ed è deceduto in ospedale. Il caso è seguito personalmente dal procuratore Giovanni Melillo. Sul luogo del crollo si sono recati Giorgia De Ponte, sostituto procuratore, ed il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso coordinatore dell'Unr (Ufficio notizie di reato). Successivamente il fascicolo sarà affidato, per competenza, al procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio (coordinatore della VI sezione, Lavoro e Colpe Professionali). I provvedimenti di sgombero e di inibizione all'accesso agli stabili sono stati emessi dal Comune nell'ambito delle sue competenze. A breve la Procura nominerà un consulente per una perizia.