"Il Sappe sollecita l’intervento del ministero della giustizia e degli organi nazionali dell’amministrazione penitenziaria, affinchè si possa riordinare con urgenza il settore penitenziario in Campania. Serve un cambio di passo. La situazione è allarmante secondo il segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Donato Capece:
"Nelle mie costanti e continua visite nei penitenziari campani ho incontrato ed incontro i poliziotti che vi lavorano ogni giorno con grande professionalità, spirito di abnegazione, senso del dovere e delle istituzioni, con umanità, nonostante buona parte delle carceri sono contrassegnate, chi più chi meno, da deficienze organiche, organizzative e di sicurezza interna.!"
Un bollettino di guerra
Capece spiega che, nei primi sei mesi del 2023, nelle carceri della Campania si sono contati complessivamente 694 atti di autolesionismo, 2 suicidi, 71 suicidi sventati dai baschi azzurri del corpo, 649 colluttazioni e 45 ferimenti: "Praticamente, le carceri della Campania sono una bolgia dantesca: ogni giorno succede di tutto e di più. Oltre a questi dati, considerate che ci sono state numerose manifestazioni di protesta di detenuti: 494 scioperi della fame e della sete, 372 danneggiamenti di beni dell’amministrazione (cioè dello Stato), 246 rifiuti del vitto."