Bambino spara con una pistola: il video shock denunciato dal deputato Borrelli

Il caso avvenuto a Piazza Cavour: "Un gesto da criminale consumato"

bambino spara con una pistola il video shock denunciato dal deputato borrelli
Napoli.  

Un video circolato nelle ultime ore ha scosso l’opinione pubblica: un bambino impugna una pistola e spara ad altezza uomo nei giardinetti di Piazza Cavour, nel pieno centro di Napoli. A denunciare l'accaduto è il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto il filmato da alcuni cittadini.

Un gesto inquietante immortalato in un video

Secondo quanto riportato da Borrelli, il bambino si aggirava con fare da bullo tra i giardinetti quando, improvvisamente, ha estratto una pistola dalla tasca e ha esploso un colpo fragoroso. La scena è avvenuta durante i preparativi per la festa scudetto del Napoli, creando panico tra le persone presenti.

“Un'immagine inquietante quella di un bambino che maneggia con assoluta padronanza un'arma da fuoco", ha dichiarato Borrelli.

Verifiche in corso: pistola vera o scacciacani?

Il filmato è stato immediatamente trasmesso alle forze dell'ordine, che ora stanno accertando se l’arma fosse vera o una scacciacani. Tuttavia, il deputato sottolinea che la gravità del gesto resta invariata:

“Cambierebbe poco: è il simbolo di un’infanzia contaminata dalla violenza e dal degrado sociale”.

Allarme sociale: rischio reclutamento da parte dei clan

Borrelli ha chiesto di risalire a chi ha armato il bambino, coinvolgendo anche i servizi sociali per evitare che possa diventare una futura “leva” per la criminalità organizzata.

Secondo il deputato, l’episodio si inserisce in un quadro allarmante confermato anche da magistrati come Nicola Gratteri, che ha più volte denunciato come i clan reclutino minori già in tenera età per compiere “missioni di morte”.

Educazione alla legalità e prevenzione: una priorità

L’episodio riaccende il dibattito sulla necessità di interventi preventivi, campagne di educazione alla legalità e un maggiore presidio delle aree urbane più esposte al rischio criminalità.

Quanto accaduto a Napoli non è solo una notizia di cronaca: è un campanello d’allarme che chiama in causa la scuola, la famiglia, le istituzioni e l’intera comunità. Solo con un impegno collettivo sarà possibile evitare che altri bambini vengano risucchiati nel vortice della violenza e della criminalità.