Morto dopo un litigio in spiaggia, fermato un ragazzo

Da Ruotolo del Pd a Borrelli di Avs le reazioni dopo la tragedia a Varcaturo

morto dopo un litigio in spiaggia fermato un ragazzo
Napoli.  

Reazioni unanime di condanna alla tragedia che ha sconvolto quella che doveva essere una domenica di relax in spiaggia. Dopo la morte del 18enne a Varcaturo si moltiplicano gli interventi del mondo della politica e dell'associazionismo per dire basta alla violenza e all'uso delle armi tra i giovanissimi. Per l'omicidio, infatti, la polizia avrebbe già fermato un ragazzo.

Intanto dall'europarlamentare del Pd Sandro Ruotolo l'appello: “Deponete le armi”, poi il monito: “Chiudere gli occhi su questa scia di sangue è complicità. Bisogna colpire con forza il traffico illegale di armi, togliere dalla strada le mani che le impugnano, rompere il silenzio che le giustifica. Non possiamo rassegnarci a perdere così i nostri giovani. Il nostro futuro".

Mentre il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli parla di “una tragedia che lascia attoniti, piangiamo l'ennesima giovanissima vittima di una violenza cieca e incomprensibile che travolge intere generazioni di ragazzi che vanno armati anche al mare pronti a far esplodere tutta la loro rabbia come spesso accade per futili motivi”.

Sul caso anche l'intervento in una nota di Nelide Milano, Barbara Tafuri e Ilaria Puglia della Rete sicurezza Minori e Adolescenti: “Nessun litigio, nessuna incomprensione può giustificare l'uso di un'arma come un coltello. È inconcepibile che una giornata passata sulla spiaggia possa finire in tragedia, con un ragazzo ucciso da un coetaneo per una banalità. È inconcepibile pensare che un tempo si andava al mare con ciabatte e pallone e adesso con coltelli nascosti in zaini o asciugamani".