Lo sport come leva di rinascita, inclusione e reinserimento sociale. È questo il senso di We Run Again, il progetto promosso da Napoli Running, società organizzatrice della Coelmo Napoli City Half Marathon 2026, che mira al percorso di crescita personale dei detenuti della Casa Circondariale di Secondigliano. L'iniziativa è stata presentata oggi all'interno dell'istituto penitenziario e vedrà il suo momento simbolico domenica 22 febbraio 2026, quando la corsa, che punta ai 10.000 partecipanti, attraverserà la città insieme a chi ha scelto di rimettersi in cammino.
We Run Again nasce dall'idea di utilizzare la corsa come strumento educativo, capace di generare disciplina, motivazione, senso di responsabilità e appartenenza. Napoli Running metterà a disposizione competenze tecniche e programmi di allenamento personalizzati per consentire ad alcuni detenuti in regime di semilibertà di partecipare alla mezza maratona, alla Staffetta X2 e alla Family Run&Friends di sabato 21 febbraio. Il progetto coinvolge educatori, funzionari giuridico-pedagogici e Polizia Penitenziaria, in un lavoro condiviso che ha individuato profili idonei a un'esperienza sportiva strutturata.
L'obiettivo è portare al via almeno dieci detenuti tra gara individuale e staffette, con un'attenzione particolare riservata alle detenute che correranno la Family Run&Friends insieme alle proprie famiglie. "Lo sport ha un potere terapeutico e inclusivo: questa iniziativa ci aiuta ad aprire il carcere alla città e a offrire una possibilità concreta di crescita e reintegro. Da questa esperienza i detenuti imparano che c'è posto per tutti, che non è necessario vincere ma la vera vittoria è nella partecipazione", le parole di Gianfranco Marcello, direttore della Casa Circondariale di Secondigliano.
Per Carlo Capalbo, presidente di Napoli Running, "la Coelmo Napoli City Half Marathon non è solo eccellenza tecnica, ma attenzione a ogni runner secondo il claim All Runners are Beautiful. We Run Again significa dare un obiettivo, un metodo e una speranza a chi vuole rimettersi in cammino". "Siamo orgogliosi di sostenere un progetto che restituisce dignità e senso di appartenenza", ha aggiunto Francesca Merenda, coordinatrice Sport e Salute Campania. "Lo sport è uno strumento concreto di rigenerazione sociale". Il progetto gode del patrocinio di Sport e Salute e si inserisce nel programma nazionale Sport di Tutti - Carceri. L'iniziativa della Coelmo Napoli City Half Marathon 2026 rappresenta la fase pilota di un modello destinato a diventare stabile.
