Un episodio inquietante quello che ha visto protagonista Nunzio Della Ragione, detenuto nel carcere di Poggioreale, che lo scorso 14 febbraio 2025, giorno di San Valentino, ha avviato una videochiamata estorsiva nei confronti di un tabaccaio. Il tono della minaccia è stato chiaro e diretto:
“Mi devi dare 50mila euro, 25mila subito e altri 25mila domani, altrimenti ti spariamo alle gambe.”
A porgere lo smartphone alla vittima, all’esterno della sua tabaccheria, è stato Ciro Salvatore Crescentini, secondo indagato e complice del detenuto, anch’egli arrestato. L’episodio rappresenta un grave esempio di criminalità organizzata attiva anche all'interno degli istituti penitenziari, con uso illecito di telefoni cellulari.
Minacce, estorsione e un attentato incendiario
Solo due giorni dopo l'estorsione, il 16 febbraio 2025, il tabaccaio ha subito un attentato incendiario alla propria attività, avvenuto in piena notte. Sebbene l'attacco non sia stato formalmente attribuito ai due arrestati, il danneggiamento del negozio ha generato ulteriore allarme. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso due persone a volto coperto mentre cospargevano l’ingresso con liquido infiammabile, per poi dare fuoco e scappare.
Il titolare ha subito denunciato l’estorsione e l’incendio ai Carabinieri, avviando un’indagine che ha portato agli arresti dei due soggetti coinvolti.
Illeciti in carcere: un fenomeno in crescita
Questo episodio riporta l’attenzione su un fenomeno in preoccupante espansione: le attività criminali condotte da detenuti attraverso dispositivi mobili. Il caso di Poggioreale solleva interrogativi sulla sicurezza interna delle carceri italiane e sull’efficacia delle misure di contrasto all’introduzione illegale di telefoni cellulari tra le mura penitenziarie.
Le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali ulteriori responsabilità e verificare se l’attentato incendiario sia riconducibile alla rete criminale dei due indagati. Intanto, l’episodio conferma l’urgenza di rafforzare i controlli nei penitenziari e proteggere i commercianti da ogni forma di intimidazione e racket.
