Di Giacomo:"Accelerare tempi ed iter per l’aumento della liberazione anticipata"

Per contrastare il sovraffollamento nelle carceri

di giacomo accelerare tempi ed iter per l aumento della liberazione anticipata

Contestualmente alla proposta “meno detenuti” rinnoviamo quella “più agenti” che nonostante il piano di assunzioni sono ancora ampiamente insufficienti ed inadeguati...

Napoli.  

“Accelerare tempi ed iter per l’aumento della liberazione anticipata, cioè aumentare il beneficio già esistente che consente una riduzione della pena detentiva di 45 giorni per ogni semestre di pena effettivamente espiata a 90 giorni, è oggi l’unica soluzione per superare il sovraffollamento che è la causa principale dell’emergenza carceri.

Oltre alla riduzione della popolazione carceraria, è questo lo strumento più adatto ad incentivare la buona condotta e la partecipazione al percorso di rieducazione del condannato, premiando il buon comportamento e lo strumento che consentirebbe di prevenire rivolte, violenze ed aggressioni al personale”.

Così Aldo Di Giacomo aggiunge: “il Governo con il pacchetto di misure approvato il 22 luglio ci ha pensato prevedendo una procedura più veloce e rigorosa per la concessione della liberazione anticipata e nuove regole per la detenzione domiciliare dei detenuti tossicodipendenti e alcoldipendenti. Buoni e nobili propositi rimasti tali in quanto non hanno avuto alcun seguito.

Come sempre - dice Di Giacomo – tra il dire e il fare…. E poi il valore del tempo è per i politici un fatto relativo. Consiglierei a parlamentari e politici di prendere il posto in cella di Gianni Alemanno anche per un giorno solo per rendersi conto di quanto è lunga una semplice giornata in carcere e nelle condizioni di degrado.

Il primo a farlo dovrebbe essere il sottosegretario alla Giustizia con delega alle carceri Delmastro il “più convinto” che nelle carceri vada tutto bene. Insistiamo sulla proposta perché dopo l’errore commesso per espletare la gara pubblica per la costruzione di 384 nuovi posti detentivi (servono 13 milioni in più rispetto ai 32 milioni previsti) i tempi di attuazione del programma di edilizia carceraria sono destinati a crescere, mentre gli istituti ogni mese vedono entrare in media circa 200 nuovi detenuti.

Contestualmente alla proposta “meno detenuti” rinnoviamo quella “più agenti” che nonostante il piano di assunzioni sono ancora ampiamente insufficienti ed inadeguati.

Si pensi a turni di lavoro sino a 19 ore consecutive per servizi di accompagnamento e piantonamento in carcere e a ferie saltate. Per difendere la dignità dei servitori dello Stato, di fronte allo stato confusionale che regna in via Arenula a Roma saremo a Roma con un’iniziativa di sensibilizzazione per chiedere innanzitutto ai parlamentari di aprire gli occhi su quanto sta accadendo e soprattutto di andare oltre ogni solidarietà a parole nei confronti del personale penitenziario sul quale, forse mai come in quest’estate, si sta scaricando ogni irresponsabilità, sottovalutazione e incompetenza”