Nicola Ferraro, imprenditore ed ex consigliere regionale campano dell’Udeur, è tornato in libertà dopo la decisione del Tribunale del riesame di Napoli. Ferraro era stato arrestato il 9 settembre 2025 nell’ambito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, che lo accusava di essere al centro di un presunto sistema di corruzione legato agli appalti pubblici nel settore dei rifiuti.
La decisione del riesame
Il Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli, accogliendo le tesi difensive degli avvocati Mario Griffo e Giuseppe Stellato. La decisione è stata interpretata come una mancanza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Ferraro, soprattutto se confrontata con la posizione di un altro indagato, l’imprenditore Giuseppe Rea, per il quale il Riesame ha disposto i domiciliari invece della detenzione in carcere.
Le accuse della Procura Antimafia
Secondo la DDA di Napoli, Ferraro avrebbe continuato a influenzare l’assegnazione di appalti anche dopo aver scontato una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa con il clan dei Casalesi. Le ipotesi investigative lo descrivono come figura chiave di un sistema di corruzione che avrebbe coinvolto amministrazioni comunali in Campania e Sicilia, attraverso funzionari pubblici e politici.
Tuttavia, già il Gip non aveva riconosciuto l’aggravante mafiosa né l’associazione mafiosa, limitando così la portata delle accuse.
Il coinvolgimento di altri amministratori
Nella stessa indagine è rimasto coinvolto anche Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo e coordinatore provinciale di Forza Italia, inizialmente posto ai domiciliari e poi tornato libero. A seguito delle indagini, la Prefettura di Caserta ha inviato una Commissione d’Accesso nel Comune di Arienzo per verificare possibili infiltrazioni camorristiche nella gestione amministrativa.
Cosa succede ora
Nonostante la scarcerazione, la Procura di Napoli ha già annunciato appello contro la decisione del Gip che aveva escluso l’aggravante mafiosa. L’udienza di appello non è ancora stata fissata, e quindi il futuro giudiziario di Nicola Ferraro rimane incerto.
